Nelle scorse ore il Codacons, sempre pronto a criticare Fedez, ha annunciato un’indagine per pubblicità occulta da parte dell’Antitrust. Al centro della vicenda il testo di Mille, la canzone dell’estate 2021 del marito di Chiara Ferragni, Orietta Berti e Achille Lauro. In realtà il testo del brano non ci finisce perché rientra nella libertà d’espressione anche se rimanda più volte alla bevanda Coca-Cola.
L’avviso ha fatto il giro del web e dei social. In realtà nessuna pratica è stata aperta. A farlo sapere è stata l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che con una nota diffusa ha messo al corrente che non c’è alcun procedimento istruttorio nei confronti dei tre artisti. Cosa avrebbero rischiato i responsabili?
La violazione delle disposizioni avrebbe portato a una sanzione fino a 5 milioni di euro. Negli ultimi anni l’inserimento di brand commerciali nelle opere artistiche è stato regolamentato nel dettaglio. Ricorrenti, infatti, sono i riferimenti a prodotti abituali dei consumatori. Senza scomodare Vasco Rossi e le sue Bollicine, non è la prima volta che la bibita americana più consumata al mondo diventa protagonista di un brano musicale.
La pubblicità occulta è una strategia che prevede un accordo tra un produttore di un’opera cinematografica, musicale o artistica, e il produttore del servizio o bene in questione. Il 14 giugno scorso Fedez aveva comunicato attraverso Instagram la collaborazione con l’iconica marca. Mille è nato da una collaborazione decisa da Fedez, Achille Lauro e Orietta Berti al Festival di Sanremo 2021.
Ha debuttato al vertice della Top Singoli diventando il decimo numero uno di Fedez, il primo per Achille Lauro e il secondo per la Berti dopo Tu Sei Quello, nel 1965, che svettò tra le hit parade. Ad oggi è stato certificato dalla classifica Fimi 4 volte disco di platino, dopo aver ottenuto il disco d’oro a pochi giorni dell’uscita.