Federico Zampaglione contro i tormentoni: "Basta algoritmo"

Con l'arrivo dell'estate e il diffondersi dei nuovi tormentoni musicali, Federico Zampaglione, leader dei Tiromancino, ha espresso tramite Instagram il suo disappunto verso l'eccessiva presenza di collaborazioni multi-artisti nei brani estivi.

Federico Zampaglione contro i tormentoni: "Basta algoritmo"

Con l’arrivo dei mesi più caldi, il panorama musicale si prepara a invadere le radio e le playlist digitali con i nuovi tormentoni estivi, quei brani che con ritmi accattivanti e ritornelli orecchiabili diventano quasi inevitabili nelle nostre giornate. È in questo contesto che emergono le opinioni contrastanti riguardo le pratiche attuali nella produzione musicale, come quelle espresse di recente da Federico Zampaglione, leader del noto gruppo Tiromancino.

Mercoledì 8 maggio, Zampaglione ha usato la sua piattaforma Instagram per esprimere una critica velata ma pungente verso ciò che lui percepisce come una tendenza eccessiva verso le collaborazioni multi-artisti nei nuovi singoli. Con un tono decisamente critico, il cantautore ha pubblicato: “È partita la nuova stagione di ‘Nuovo singolo di Tizio feat. Caio, Sempronio, Mr X, Mr Y, MR J etc. etc.‘”, aggiungendo sarcasticamente: “Ma non vi siete rotti le palle di non avere un briciolo di palle? Boh..” e accompagnando il tutto con l’hashtag #algoritmo e l’immagine di un pagliaccio.

Le parole di Zampaglione sollevano un interrogativo sul ruolo delle collaborazioni nella musica contemporanea. Mentre alcune di queste nascono da veri legami artistici e amicizie, altre sembrano essere il risultato di strategie di marketing mirate a massimizzare la visibilità e il successo commerciale. La questione tocca anche il concetto di autenticità nell’arte e la percezione che l’industria musicale possa a volte sacrificare l’originalità per il profitto.

Nonostante la critica di Zampaglione, i brani di collaborazione continuano a dominare le classifiche. Ad esempio, recentemente le canzoni “Karma” di The Kolors, “Sexy Magica” di Sarah e “Femme fatale” di Emma hanno ottenuto notevole successo pur essendo lavori di singoli artisti. Questo suggerisce che il pubblico può ancora apprezzare sia le collaborazioni sia i singoli autoriali, a seconda del contesto e della qualità dell’opera.

La critica di Zampaglione apre una finestra di riflessione sull’evoluzione della musica pop e sui fattori che influenzano la creazione di nuovi tormentoni. Mentre il dibattito tra autenticità artistica e strategie di marketing rimane aperto, è chiaro che la musica, in tutte le sue forme, continua a essere un riflesso dinamico della società e delle sue tendenze. Resta da vedere se questa estate ci porterà nuovi classici estivi o se prevarrà la critica dell’inautenticità. In ogni caso, il dialogo su cosa rende una canzone degna di questo nome è più vivo che mai.

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