Ezio Bosso, il musicista si confessa: "Non posso più suonare, smettete di chiedermelo"

Il famoso musicista e compositore Ezio Bosso, durante un incontro alla "Fiera del Levante", afferma che la sua malattia tende a peggiore e di evitare di chiedere quando ritornerà a suonare.

Ezio Bosso, il musicista si confessa: "Non posso più suonare, smettete di chiedermelo"

Uno dei musicisti di pianoforte più in gamba e talentuoso nel panorama internazionale, Ezio Bosso, da poco 48 anni compiuti, un uomo dotato di grande sensibilità ed entusiasmo di vivere, e questo rappresenta la ricetta giusta per essere un bravo compositore di pianoforte. Numerose sono state le sue composizioni, che vanno dalle sinfonie come “Symphony No.2: Under the Trees Voices“, e tante altre.

Nel 2011 al compositore Bosso gli viene diagnosticata una neoplasia, successivamente asportata, ed in seguito ha contratto anche una patologia autoimmune, che gli ha provocato serie conseguenze alle articolazioni delle mani. Molto commovente è stata anche la sua presenza a “Sanremo 2016” in compagnia di Carlo Conti, dove il compositore ha commosso tutta la platea con il suo monologo. 

Proprio a proposito della sua patologia neurodegenerativa, il compositore e direttore d’orchestra, durante un incontro con il pubblico alla “Fiera del Levante” di Bari, ha annunciato che la sua malattia tende sempre di più a peggiorare, compromettendo ben 2 dita della sua mano, diventando quindi molto difficile suonare in queste condizioni fisiche. 

A tale incontro infatti, Bosso ha annunciato: “Se mi volete bene, smettete di chiedermi di mettermi al pianoforte e suonare. Non sapete la sofferenza che mi provoca questo, perché non posso, ho due dita che non rispondono più bene e non posso dare alla musica abbastanza“. Inoltre ha aggiunto che il giorno in cui non sarà nemmeno più capace di dirigere un orchestra, quello sarà il giorno in cui si ritirerà dal mondo della musica. 

Inoltre Bosso si concede di dare anche alcuni consigli ai giovani, affermando che in realtà la musica non è solo talento, bensì rappresenta anche tanta disciplina e determinazione, e la dove vi è il talento, bisogna lasciarlo da parte per perseguire la strada della disciplina. Il musicista inoltre risponde a molte domande del pubblico, affermando anche: “la disabilità è negli occhi di chi guarda, perché il talento è talento e le persone sono persone, con le ruote o senza“, in ultimo afferma che in realtà la pazienza la si può imparare col tempo, e che prima o poi le soddisfazione arriveranno sempre. 

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