L’entomofobia colpisce più persone di quanto si possa pensare e anche Emma Marrone è una di queste. Ma vediamo cosa significa essere entomofobi e che conseguenze ha avuto sulla cantante salentina che ha deciso di interrompere addirittura un suo concerto.
L’entemofobo ha una paura incontrollabile di tutti gli insetti, tanto che a volte è difficile tenere i nervi saldi e così è stato anche per la Marrone. Durante una sua esibizione ha notato sul palco una cavalletta e non è riuscita ad andare avanti: “Non ridete perché panico… dove è andata? Non canto”, preoccupata per non riuscire a capire dove si fosse nascosto l’animaletto. “Mi sento male, non vado avanti. La portate per favore lontano? Senza ammazzarla, basta che la richiudete da qualche parte. È grande come un gatto”, ha aggiunto in preda al panico mentre non riusciva a stare ferma sul palco.
Emma Marrone perde il controllo sul palco per colpa di una cavalletta
Finalmente un sorvegliante è riuscito a scovarla e l’ha allontanata dalla cantante che, a questo punto, è tornata ad avere il controllo di sé e rivolgendosi alla sua band ha chiesto sbalordita: “Ma l’avete vista? Sembrava un bambino”. Si è poi scusata con i fan presenti: “Io nella vita ho paura solo di una cosa: le cavallette” che hanno capito il suo disagio e l’hanno confortata con un grande applauso.
Tutto questo è avvenuto nel 2021 – così come riporta il sito “GossipeTv” – durante un tour piemontese, ma solo ora è diventato virale grazie ad un filmato pubblicato sui social Tik Tok, Instagram e Twitter. Gli utenti hanno lasciato tantissimi commenti, la maggior parte dei quali hanno confortato la Marrone, capendo come certe fobia siano incontrollabili e possano creare panico e stati d’ansia, così come è successo ad Emma.
La cantante salentina ha cercato in tutti i modi di mantenere la calma, ma solo chi ha certe fobie sa cosa si prova e quindi capirà la reazione della Marrone che nonostante tutto ha gestito la situazione provando a tenere i nervi saldi, cosa che i suoi fan hanno apprezzato dimostrandolo con un affettuoso e comprensivo: “Emma una di noi”.