Il 10 novembre 2017, in tutti i negozi di musica è uscito il nuovo disco di Cristina D’Avena, “Duets – Tutti cantano Cristina” e in soli due mesi dalla sua uscita è diventato disco di platino, ovvero sono state vendute la bellezza di 50 mila copie. Questo risultato ha fatto molto piacere alla cantante bolognese che in questo nuovo album ha voluto coinvolgere 16 artisti nel suo “mondo di bambina”.
Nel suo album, le sigle dei cartoni animati, che tutti conosciamo, si sono trasformate in duetti, come “Occhi di gatto” cantata da Cristina insieme a Loredana Bertè, oppure “Lady Oscar” con Noemi, o “Che campioni Holly e Benji” con Benji e Fede. La cantante racconta, che molte persone la fermano per strada per farle i complimenti e per chiederle se non si è stancata di dare la sua voce ai cartoni animati, ma lei risponde sempre con un no deciso perchè questa è la sua vita e la sua carriera che è nata in maniera così spontanea da portarla fino ad oggi, regalandole il successo e molta gioia. Aggiunge che durante i suoi concerti non canta solamente le sigle dei cartoni, ma molte volte interpreta anche le canzoni di altri suoi colleghi, come Tiziano Ferro, Marco Mengoni o Zucchero.
Tra le tantissime sigle di cartoni, che Cristina D’Avena ha cantato, quelle che ha nel cuore sono solamente tre: “Kiss me Licia, Sailor Moon e L’incantevole Creamy”. Queste canzoni insieme anche a “David, gnomo amico mio” hanno segnato l’infanzia della maggior parte di noi e ad oggi purtroppo non ci sono questi tipi di cartoni animati così ricchi di significato che alle volte facevano anche commuovere. Però nonostante tutta la gioia che le regala, ogni giorno, la sua carriera, Cristina D’Avena, rimpiange di non avere avuto dei figli e che ormai, purtroppo il tempo è passato e che solo un miracolo la potrebbe rendere mamma.
Nonostante questo piccolo neo nella sua vita, Cristina D’Avena è molto contenta della sua carriera e dei risultati che ha ottenuto, infatti ricorda che nel lontano 1992, durante un suo concerto al Forum di Assago è riuscita a raccogliere quasi 300 milioni che sono stati devoluti alla Fondazione Umberto Veronesi per la ricerca sul cancro.
A chi, invece, sostiene che le sue canzoni non sono musica “vera”, la cantante bolognese dichiara che questo cd raccoglie un insieme di canzoni cantate da veri professionisti e non canzoncine o filastrocche. E’ una musica che regala emozioni, non segue le mode e non ha età. Il suo sogno sarebbe quello di portare la sua musica anche fuori dall’Italia, magari in Spagna o in Francia.