"Discoteche abbandonate", il nuovo singolo di Max Pezzali

Il brano è un omaggio ai vecchi templi della musica, che furono simbolo di intere generazioni e che ora sono chiuse e cadenti. Nel video ci sono frasi di molti protagonisti della musica per celebrarle.

"Discoteche abbandonate", il nuovo singolo di Max Pezzali

Max Pezzali è uno dei più grandi cantanti italiani, capace ancora oggi di piacere a più generazioni (questo il suo più grande merito). Fondatore insieme a Mauro Repetto – questo decise poi di abbandonare – della band conosciuta col nome 883. Indelebili i successi di Max frontman del gruppo che ha poi continuato l’attivita anche senza Repetto, da: “Sei un mito”, a “Tieni il tempo” sino a “Hanno ucciso l’uomo ragno”; certo che scrivere tutti i suoi pezzi di enorme successo è veramente arduo. 

Il nuovo singolo lanciato da Max Pezzali si chiama “Discoteche Abbandonate” ed è proprio dedicato a loro, i templi della musica che con i cambiamenti avvenuti nella società non ci sono più; queste sono state d’ispirazione anche per un libro. Il video della canzone inizia con una premessa di Max in cui spiega cos’era la discoteca e elenca i suoi protagonisti; finisce invece con una dedica del cantante a Claudio Coccoluto, uno dei più famosi dj italiani, morì nel 2021.

Nella parte centrale del video passano le immagini di tutte le discoteche italiane più famose, situate prevalentemente al centro-nord, che ora sono chiuse e ridotte in ruderi e mentre si ascoltano le parole di Max passano frasi – di importanti dj, cantanti e band – con le quali si prova a omaggiarle e a spiegare cosa esse abbiano rappresentato.

I Datura ad esempio scrivono: “La discoteca negli anni ’90 era il tempio della musica, un luogo sacro dove i ragazzi si radunavano per: urlare, ballare, cantare, sudare”. Non bisogna pensare alle discoteche, eredi delle balere degli anni addietro, quali cause dello sbando dei ragazzi, ma tutt’altro. Sono state tappa fondamentale della loro crescita

Il virgolettato di Albertino dice: “Ho conosciuto l’Italia di notte, ti sembrava di volare, ora possiamo solo raccontare ai nostri figli quanto ci siamo divertiti”. Li dentro non importava cosa facevi nella vita reale, tutte le differenze si annullavano. Dicono la loro anche Benny Benassi, Gabry Ponte (che afferma che si continuerà a ballare) e tanti altri grandi protagonisti della musica da discoteca. Come dice Max nel ritornello del pezzo: “Non doveva andare così, ma è stato bello ballare“.

Continua a leggere su Fidelity News