David Zard è morto, la leggenda della musica e il primo produttore discografico a portare i big della musica internazionale in Italia è deceduto a 75 anni nella mattinata del 27 gennaio al Policlinico Gemelli di Roma, dove era ricoverato da tempo a causa di una lunga e tremenda malattia. Grazie a lui sono arrivati in Italia artisti come la pop star americana Madonna, il premio Nobel Bob Dylan e Michael Jackson.
Il mondo della musica italiana ed internazionale è a lutto e piange un uomo che ha fatto la storia della musica in Italia. Un uomo che con quei suoi freddi e glaciali occhi azzurri ti trapassava e ti faceva in un attimo una radiografia, capendo subito chi aveva difronte. Di origini libiche – era nato a Tripoli nel 1943 – Zard ha presto capito che bisognava portare in Italia i grandi della musica internazionale, organizzando concerti e recital.
David Zard, il promoter illuminato
Chi lo ha conosciuto racconta del suo carattere fumantino e di quel suo essere così pratico, pragmatico e veloce. Un uomo che avevauna marcia in più, che lo aveva portato a capire che bisognava innovare il modo di fare musica in Italia, portando i grandi musicisti più vicino alla gente comune e ai fan, ma anche portando in scena dei classici come “Notre Dame“in forma di musical.
I millennials di oggi forse non sanno che grazie a David Zard è stato possibile portare in Italia gruppi come i mitici Rolling Stones, i Genesis, ma anche Elton John, Frank Zappa, Lou Reed e tanti altri. Nel corso degli anni Zard aveva intessuto tali e tanti rapporti professionali e di amicizia con le pop star internazionali, tanto da diventare il principale punto di riferimento del panorama musicale in Italia.
Nella sua biografia redatta da Giorgio Dell’Atri si legge di quel diverbio avuto con la celebre cantante americana Madonna, che l’apostrafò a Portofino dicendogli di essere un “leccac**o“, mentre lui replicava che lei era una st****a. David Zard lascia una moglie ed un figlio, Clemente, che ha preso il suo testimone in azienda.