Clamoroso, ex commissario: “Kurt Cobain? Forse ucciso”

L'ex commissario di polizia di Seattle: "Forse Kurt Cobain non si è suicidato: abbiamo indagato male, non siamo mai andati a fondo", poi rincara la dose: "Fossi io il commissario adesso, riaprirei subito le indagini"

Clamoroso, ex commissario: “Kurt Cobain? Forse ucciso”

Continua a far discutere la vicenda della morte di Kurt Cobain, l’ex frontman della band cult Nirvana, entrata a pieno titolo nella Storia della Musica per aver portato il genere Grunge alla ribalta della scena internazionale. Ufficialmente, Cobain morì il 5 Aprile 1994 a Seattle, a causa di “un colpo di fucile autoinflitto alla testa” (citando testualmente l’autopsia dell’epoca) a soli 27 anni (cosa che lo fece entrare a pieno titolo nel cosiddetto “Club 27“, il nutrito circolo di artisti morti prematuramente nel loro 27° anno d’età).

Sono stati in molti però a credere che attorno al caso della morte di Kurt Cobain vi sia stato un insabbiamento delle indagini, e che l’artista in realtà non si sia suicidato, ma sia invece stato ucciso. Una tesi che ha trovato nuova linfa nelle dichiarazioni dell’ex commissario di polizia di Seattle di allora, Norm Stamper, il quale ha messo in forte dubbio la regolarità delle indagini attorno alla morte del cantante.

“Avremmo dovuto studiare meglio tutti i profili della gente che avrebbe voluto Kurt morto-ha dichiarato Stamper nel corso di un intervista, che verrà inserita all’interno del film-documentario sulla vita di Cobain “Soaked in Bleach”Se fosse stato ucciso, anziché essersi suicidato, e fosse stato possibile capirlo mandando più a fondo le indagini, tutta la colpa sarebbe nostra. Era nostra responsabilità”.

Parole che suonano quasi come un’implicita ammissione quelle dell’ex commissario Stamper, che ha poi proseguito affermando: “Le nuove indagini dovrebbero soltanto far capire cos’è giusto e cos’è sbagliato, dovrebbero riguardare l’onore, l’etica. Se non siamo riusciti a capire la verità la prima volta, dovremmo appurarla almeno la seconda. E vi dico proprio adesso che, se fossi io il capo della polizia, riaprirei subito le indagini”.

Non a caso i punti oscuri attorno alla scomparsa di Kurt Cobain sono ancora molti, come spiegato dall’ex funzionario di polizia: “A Marzo dello scorso anno, la polizia di Seattle riesaminò brevemente il caso dopo la scoperta di alcune fotografie mai viste, provenienti dalla scena del crimine. La conclusione fu che non c’era alcuna nuova prova, ed il caso venne nuovamente chiuso”. Ma l’ex commissario assicura: “Se fossi il capo della polizia attuale, quel caso lo riaprirei”.

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