Checco Zalone, lancia il singolo "Immigrato" destinato a far discutere

Sta per uscire nelle sale la sua ultima fatica cinematografica "Tolo Tolo" e Checco Zalone lancia sul mercato il suo singolo "Immigrato" sollevando un mare di polemiche.

Checco Zalone, lancia il singolo "Immigrato" destinato a far discutere

Il nuovo film di Checco Zalone “Tolo Tolo” è atteso nelle sale cinematografiche il primo gennaio 2020. In attesa dell’uscita del film, Zalone lancia sul mercato il singolo “Immigrato”, scritto e interpretato dal lui, destinato a far discutere e dividere l’opinione del pubblico. L’attore e regista barese, nonché cantante, ancora una volta ha colpito nel segno riuscendo a concentrare l’attenzione su un argomento che negli ultimi tempi ha catalizzato l’attenzione dell’opinione pubblica: quello dell’immigrazione.

Se da un parte, però, arrivano molti commenti entusiasti per il genio creativo di Zalone, dall’altra non mancano le critiche per il modo con ci è stato affrontato il tema. In prima fila tra i detrattori della canzone troviamo l’associazione di volontariato Baobab che si prodiga per i migranti e per il riconoscimento dei loro diritti: “Il video ‘Immigrato’ di #CheccoZalone è terribile e non fa ridere. C’è poco altro da commentare, nessun bisogno di addentrarsi in analisi di chissà quali sfumature: banale spazzatura per il mercato delle festività”.

Checco Zalone, destinato a far discutere per il suo film “Tolo Tolo” e per il singolo “Immigrato”

E così ritroviamo la dissacrante comicità di Zalone tra le strofe del singolo: “Immigrato-Quanti spiccioli ti avrò già dato-Immigrato-Mi prosciughi tutto il fatturato” e non mancano i luoghi comuni, come l’immancabile pulizia del vetro ai semafori. Il video del singolo è stato girato a Roma, in diversi lughi tra cui il quartiere Bologna, che ha fatto da sfondo al film “Una giornata particolare” di Ettore Scola con Marcello Mastroianni e Sofia Loren.

Il comico non è nuovo a questi exploit dissacranti, impossibile per i suoi fan non ricordare la canzone “dedicata” agli omosessuali nel film “Cado dalle Nubi” del 2009: “Gli uomini sessuali (…) sanno ridere, sanno battere le mani proprio come a noi persone sani. Gli uomini sessuali non c’avranno gli assorbenti ma però c’hanno le ali“.

Su Twitter si sono creati due schieramenti ben distinti: alcuni condannano aspramente quello che secondo loro altro non è che un insulto razzista, mentre altri inneggiano il genio di una comicità dissacrante: “Solo Checco Zalone può trattare certi argomenti facendo sorridere e non litigare (e richiamando le melodie di Celentano e Cutugno)“, così la pensa il critico  musicale Paolo Giordano, ma subito dopo aggiunge: “Ovviamente mi ero sbagliato e anche l’immigrato di Zalone serve a molti per fare altra caciara politica. Una risata li sommergerà“.

Altri ancora vedono della canzone di Zalone un chiaro riferimento anti-salviniano: “Immigrato. Chi ha lasciato il porto spalancato? Immigrato. Ma non ti avevano rimpatriato?’ Scusate, quest’uomo è un genio. Ora il Salvietta, perc***to sul grande schermo, non dirà più: ‘Stavo vedendo #CheccoZalone’…“, ha voluto precisare un’utente, lanciano il suo cinguettio nell’etere.

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