Capodanno a Roma è un caos: molti artisti appoggiano Tony Effe e si defilano

Il Capodanno a Roma, a seguito dell'esclusione di Tony Effe, considerato artista divisivo, è nel caos più totale con molti artisti a supporto del cantante che hanno deciso di non partecipare, come dimostrano le loro storie sui social.

Capodanno a Roma è un caos: molti artisti appoggiano Tony Effe e si defilano

Sebbene manchi ancora un po’ ai festeggiamenti del Capodanno, sono già diverse le piazze che si stanno preparando per organizzare l’evento. Il Capodanno in piazza è un evento musicale con ricchi artisti, i quali in seguito alle polemiche nate perché il sindaco e la giunta hanno allontanato Tony Effe, hanno deciso di rinunciare al Capodanno in piazza a Roma come forma di supporto al noto rapper. Un concerto che rischia così di non esserci. 

Il primo a far sentire la sua voce, appoggiando Tony Effe, è stato Mahmood arrivando anche a Mara Sattei. Il Capodanno a Roma sta perdendo le sue stelle da quando il sindaco della capitale ha deciso di escludere Tony Effe, ex membro della Dark Polo gang e re incobntrasto dell’estate con Gaia e la loro “sesso e samba”. 

Mahmood, proprio con una storia su Instagram, racconta la sua spiegazione sul fatto che non parteciperà al concerto in piazza a Roma. Ritiene infatti l’esclusione di Tony Effe una vera e propria censura per cui decide di non partecipare, anche se in cuor suo sperava di leggere una notizia diversa e da qui nasce la sua intenzione di non esserci. 

Lo stesso cantante afferma che la forma d’arte può essere criticata ma non deve esserci mai censura, come sta avvenendo. Sullo stesso filone è intervenuta anche Mara Sattei che avrebbe dovuto esibirsi al concerto e che non ritiene corretto non far esibire un’artista, “privandolo così della sua libertà d’espressione”. 

Sulla stessa riga anche moltissimi altri artisti, a cominciare da Noemi, Lazza concludendo con Giorgia che afferma che la censura non è mai la soluzione. Il sindaco Gualtieri ha chiesto che la presenza dell’artista fosse un errore e, insieme a lui, si sono uniti molti membri del PD capitolino. Ciò che non tollerano sono le sue canzoni “misogine e offensive”. Considerato un artista divisivo, il quale ammette di amare le donne e non avere mai scritto canzoni dispregiative. 

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