Bari: Francesco Renga racconta in musica “L’altra metà” della sua vita

Doppio appuntamento al Teatroteam di Bari per il cantautore bresciano impegnato nel suo intenso tour nei teatri d’Italia. Il live il momento in cui la musica diventa più vera e il pubblico la sua "altra metà"

Bari: Francesco Renga racconta in musica “L’altra metà” della sua vita

Doppio appuntamento per Francesco Renga sul palco del Teatroteam di Bari per la ventinovesima tappa del suo tour L’altra metà, che prende il nome dal suo ottavo album.

Il 51enne cantautore bresciano, accompagnato dai musicisti Fulvio Arnoldi, alla chitarra acustica e alle tastiere, da Vincenzo Messina, al pianoforte e alle tastiere, da Stefano Brandoni e Heggy Vezzano, alle chitarre, da Phil Mer, alla batteria e da Gabriele Cannarozzo, al basso, ha intrattenuto il pubblico barese interpretando sia i nuovi bravi dell’ultimo album, che i suoi principali successi.

L’ex rockettaro dei Timoria, ormai da anni diventato il “romantico maledetto”, è impegnato in un estenuante tour, che, dopo i due concerti del 27 maggio all’Arena di Verona e del 13 giugno al Teatro Antico di Taormina, ha preso ufficialmente il via dopo la data zero dell’8 ottobre di Cascina (PI). Fino al 23 dicembre Renga si esibirà nei principali teatri italiani e dopo una pausa di qualche mese, riprenderà a maggio del prossimo anno, con le esibizioni a Zurigo, Bruxelles, Parigi, Londra e Madrid, per un totale di oltre 50 spettacoli.

Sul palco del Teatroteam va in scena uno spettacolo pensato per i teatri, dove Renga può mantenere un rapporto strettissimo con il pubblico, tanto stretto che qualche giorno fa a Napoli una fan è salita sul palco cercando di abbracciarlo mentre si stava esibendo. I suoi nuovi brani, scritti insieme a giovani autori, perché, come ha dichiarato il cantante, era alla ricerca del linguaggio giusto per riuscire a parlare anche ai suoi figli, raccontano l’altra metà della vita, della storia e della musica dell’artista.

L’ingresso in scena di Renga, che esegue L’unica risposta è accompagnata dalla coreografia organizzata dalle Renga’s Angels: tanti cuori bianchi illuminati dalle torce degli smartphone. Nel primo momento di dialogo con il pubblico, il cantante spiega che per lui il live è il momento più sincero della carriera di un artista, il momento in cui “la musica diventa vera”. Un live che vuol condividere con il suo pubblico rendendolo partecipe, grazie anche agli specchi posizionati sul palco: sono i suoi fan la sua “altra metà”.

Ma il momento più intimo del cantante arriva prima del brano Ancora di lei: Renga racconta il dolore per la perdita dell’amore materno quando, in età adolescenziale, rimase orfano di madre. In quella fase della sua vita aveva perso la voglia di amare, fino all’incontro di una ragazza che gli aprì il cuore.

In un continuo dialogo con il pubblico, compreso anche un rimprovero, “siete stati indisciplinati questa sera”, dopo che l’artista era sceso dal palco per cantare in mezzo ai suoi fan, ma era stato letteralmente preso d’assalto, tanto da costringerlo a ritornare sui suoi passi, il concerto è proseguito con i suoi principali successi, tra cui Angelo, vincitore di Sanremo nel 2005.

Nel finale, con i suoi fan, quasi esclusivamente di sesso femminile, ai piedi del palco, Renga canta il brano Aspetto che torni, eseguito nell’ultimo Festival di Sanremo e dedicato alla sua mamma, seguito da Raccontami e dal suo ultimo singolo Normale, inciso in duetto con Ermal Meta, dedicato alla capacità di rendere speciali anche le cose più semplici della nostra vita quotidiana.

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