All’età di 44 anni, il musicista, nonchè batterista, del gruppo musicale denominato “Africa Unite” è morto l’altro ieri, nella giornata del 14 agosto 2017. A nulla sono valse le terapie, a cui si era sottoposto nell’arco temporale intercorso dalla notizia del male che lo aveva colpito.
Gli “Africa Unite” sono un gruppo musicale rocksteady-dub, nato a Pinerolo (TO) nel 1981. Il nome deriva dall’omonima canzone di Bob Marley, indimenticabile fenomeno musicale giamaicano. Ale Soresini non fa parte del gruppo dall’inizio, ma si unisce a loro nel 2010, e la sua bravura nel far vibrare la batteria lo fa entrare di diritto nella “band”.
Alessandro acquisisce esperienza musicale suonando per altri gruppi, tra i quali “Reggae National Tickets” e degli “Smoke”, ma la consacrazione finale la raggiunge col gruppo piemontese. Di lui riportiamo una frase del gruppo che lo ricorda così: “…Al di là della musica sei stato una delle persone più’ belle e forti che abbiamo avuto modo di conoscere”.
Il Soresini era lodigiano e da poco aveva compiuto 44 anni, per l’esattezza il 15 luglio scorso. E, dopo meno di un mese dall’ultimo compleanno, sui social network impazza la notizia della sua morte. Molte le manifestazioni di cordoglio da parte di fans, conoscenti e non. Molti lo ringraziano per il contribuito già dato alla musica e che, vista la giovane età, avrebbe potuto dare ancora.
Ai funerali, che si svolgeranno a Lodi, saranno presenti le più alte cariche del comune, in primis il sindaco della cittadina lombarda con tutta la giunta al seguito, Il resto della band, tutte le persone che hanno collaborato con lui nell’arco della sua carriera, e la sua famiglia che, purtroppo, pur essendogli stata vicina nel decorso della malattia, nulla hanno potuto nel triste e inesorabile epilogo finale. Il giovane lodigiano lascia questa terra molto presto, ma di lui sentiremo ancora risuonare la musica in tutti i media italiani.