Alessandro Mannarino al Rigenera SmART City

Rigenera SmART City, alla sua IV edizione, ha portato sul palco, nella serata di sabato, Alessandro Mannarino. Un tripudio di gente ad ascoltare il suo racconto in musica e parole.

Alessandro Mannarino al Rigenera SmART City

Rigenera SmART City, il Festival delle Periferie, è tornato nel 2018 con la sua IV edizione. A Palo del Colle, in provincia di Bari, sono quattro giorni – dal 6 al 9 settembre – dedicati al potere sociale di arte, cultura e musica, con spettacoli, mostre, concerti e live performance, incontri tematici di approfondimento, con l’obiettivo di dare nuova vita a spazi abbandonati, creando un ponte ideale tra periferia e centro città. Il Festival è l’occasione per raccontare una scommessa di rinascita e rigenerazione. Il tema centrale è, appunto, la periferia come cuore pulsante, non più luogo trascurabile di secondo piano, di marginalità e degrado.

Nella serata di sabato 8 settembre il Festival ha ospitato Alessandro Mannarino, con il suo evento tra “Musica e parole“. L’artista ha raccontato, con la sua innata naturalezza, il suo rapporto con Roma e la periferia di San Basilio nella quale è cresciuto, il nonno e la sua fiducia assoluta nel talento del nipote, la rabbia e la voglia di riscatto, la laurea in Antropologia mai ritirata. Ha raccontato l’ amore assoluto per la musica, la decisione di crederci e la fortuna, poi, di riuscirci. Un viaggio intimo, quello narrato da Mannarino, tra letteratura, poesia e vita vissuta.

Un Mannarino che nel pomeriggio di sabato ha pubblicato un bellissimo post sui social “Stasera sarò al Rigenera Laboratorio Urbano, un festival creato da ragazzi per portare bellezza e contenuti nelle periferie. Ritornare a casa è riconoscere e sentire qual è il tuo posto nel mondo e stasera io non vorrei essere da nessun altra parte“. Un Mannarino che ha sottolineato il potere del bello e che ha raccontato di come ha capito che la gente ha bisogno di bellezza, che bisogna cercare il lato bello delle cose, ma che non si è risparmiato nell’esprimere la sua opinione rispetto alle storture del mondo.

Lo ha fatto negli intervalli talk della serata in cui ha attraversato la storia dei suoi quattro meravigliosi album, partendo dal mitico “Il bar della rabbia“, con cui ci ricorda di superare la rabbia per poter andare incontro al futuro con occhi nuovi, a finire con “Apriti cielo“, in cui canta “Apriti cielo sulla frontiera, sulla rotta nera, una vita intera…Apriti cielo per chi non ha bandiera, per chi non ha preghiera, per chi cammina dondolando nella sera….Apriti mare e lasciali passare, non hanno fatto niente, niente di male“, mai più attuale.

Testi e musiche meravigliose per un Mannarino che ha emozionato, che ha suonato, si è raccontato, è andato oltre la formula del set musicale e ha interpretato i suoi brani in versione acustica accompagnato dai musicisti di sempre; uno dei cantautori più apprezzati dalla nuove generazioni nell’attuale panorama musicale italiano.

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