Al Bano fa pace con l’Ucraina: caduto il divieto d’entrata

Il celebre cantante pugliese Al Bano Carrisi ha annunciato di essere stato rimosso dalla blacklist del governo ucraino, quindi lancia l'appello per organizzare un concerto in Crimea.

Al Bano fa pace con l’Ucraina: caduto il divieto d’entrata

Il celebre cantante pugliese Al Bano Carrisi è tornato alla ribalta della cronaca, dopo l’arrivo della seconda nipotina Cassia Ylenia – figlia di Cristel Carrisi e del miliardario Davor Luksic -, per la notizia battuta dalle principali agenzie di stampa, riguardanti l’avvenuta riabilitazione dell’artista da parte del governo ucraino, che lo ha eliminato dalla lista nera delle persone indesiderate in Ucraina.

Dopo mesi di polemiche ed incomprensioni per un gesto che a molti è sembrato non solo ingiusto ma anche pretestuoso, è scoppiata la pace tra Al Bano e l’Ucraina. Il cantante pugliese è uno dei pochi artisti italiani a poter godere di una grandissima popolarità oltralpe, specialmente nei paesi dell’est Europa.

Al Bano rimosso dalla black list ucraina

Caduto il divieto di entrata in Ucraina, l’artista potrà finalmente tornare ad fare concerti ed esibirsi a Kiev e dintorni; l’inserimento del cantante nella black list ucraina risale al marzo scorso, a causa di alcune dichiarazioni dell’artista, fatte nel 2014, circa la Crimea e la sua riannessione in quell’anno alla Russia con un referendum che però non fu riconosciuto dalla comunità internazionale.

Tra Al Bano e la Russia c’è sicuramente un rapporto bello e speciale, grazie ai numerosi fan che può vantare l’artista in quel paese, infatti Al Bano suole andare spesso in Russia per esibirsi in concerti ed eventi. A dare la notizia della rimossione dalla black list dell’Ucraina è stato lo stesso artista, con un comunicato stampa in cui si legge: “Vorrei specificare e chiarire ciò che ho espresso nel 2014 in merito all’appartenenza della Crimea alla Russia. Non mi sono mai interessato della vicenda, essendo un cantante e non un politico“.

Stando alle parole dell’artista in quell’occasione alcuni giornali italiani avrebbero attribuito al cantante delle dicharazioni erronee, quindi lancia l’idea di poter organizzare un concerto in Crimea per sugellare la pace all’insegna della musica.

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