Al Bano e il canto: "Aiuta a superare i momenti di pura disperazione"

Il canto è una pratica ancestrale che gioca un ruolo fondamentale sia nella sfera culturale che in quella psicologica dell'essere umano, agendo sul cervello per incrementare il benessere emotivo attraverso la produzione di endorfine e ossitocina.

Al Bano e il canto: "Aiuta a superare i momenti di pura disperazione"

Da millenni, il canto si insinua nelle pieghe dell’esistenza umana, modellandone espressioni ed emozioni. La scienza oggi ci spiega in dettaglio come il cantare attivi specifiche aree cerebrali, incrementando la produzione di endorfine e ossitocina, e inducendo stati di empatia e relax. Tuttavia, per comprendere l’evoluzione di questa pratica ancestrale, è necessario immergersi in un viaggio che affonda le radici nelle origini dell’umanità, quando le prime modulazioni vocali divennero strumento di espressione emotiva.

Il canto, presente in ogni fase della vita, dalla ninna nanna infantile alle cerimonie funebri, dagli inni sacri ai canti di lavoro, rappresenta non solo un’arte ma una vera e propria dote. Tra coloro che hanno fatto del canto il fulcro della propria esistenza, Al Bano Carrisi emerge come figura emblematica, testimone di quanto il canto sia intrinsecamente legato alla sfera culturale e psicologica dell’essere umano.

Al Bano sottolinea l’importanza del canto come strumento di connessione universale, capace di attraversare epoche e culture, fondendo insieme tonalità in armonie corali che sorprendentemente si sono sviluppate in maniera parallela in civiltà distanti e disparate. La sua visione riconosce nel canto un potere terapeutico, capace di alleggerire l’anima nei momenti di disperazione e di ristabilire equilibri interiori.

Ricordando la propria infanzia in Puglia, Carrisi evoca il valore del canto nelle tradizioni lavorative rurali, dove i canti di fatica, come la pizzica e il “canto alla stisa“, erano fondamentali per alleviare lo sforzo e mantenere viva la comunità. Queste pratiche, seppur in declino a causa della meccanizzazione dell’agricoltura, sottolineano un legame indissolubile tra canto, lavoro e vita quotidiana.

Gli elogi ricevuti da figure illustri del mondo lirico, come Mario Del Monaco e Montserrat Caballé, evidenziano la statura artistica di Al Bano, che pur avendo avuto l’opportunità di intraprendere la carriera lirica, ha scelto di seguire il proprio cuore e la propria voce lungo un percorso differente. Questa scelta sottolinea l’importanza di ascoltare la propria vocazione interiore, al di là dei successi e dei riconoscimenti.

Il viaggio nel mondo del canto, attraverso le parole di Al Bano , ci offre uno spaccato profondo dell’umanità, ricordandoci come questa pratica millenaria continui a essere un pilastro fondamentale della nostra cultura e del nostro benessere psicologico. Il canto, in tutte le sue forme, rimane una delle espressioni più pure e potenti dell’essere umano, un linguaggio universale che unisce, conforta e eleva.

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