Si è spento all’età di 92 anni il paroliere Franco Migliacci, autore di canzoni considerate dei capolavori della musica italiana, a cominciare da uno dei brani più famosi al mondo, “Nel blu dipinto di blu“, scritto nel 1958 con il cantante Domenico Modugno. A rivelare la notizia è stato il direttore del Tg5, Clemente Mimun.
“Franco Migliacci, paroliere di alcune tra le più belle canzoni italiane (tra cui “Nel blu dipinto di blu”), produttore discografico, editore musicale e talent scout, si è spento a 92 anni in una clinica romana“, ha scritto il giornalista in un post su Twitter. “Accanto a lui, fino alla fine, la sua famiglia“.
Nato a Mantova il 28 ottobre del 1930 come Francesco Migliacci, ma chiamato da tutti Franco, crebbe a Firenze, trasferendosi poi a Roma dopo aver vinto un soggiorno di tre giorni a Cinecittà ed una comparsata in un film di Nino Taranto. Nella capitale divenne autore di radio e televisione, oltre che attore ed illustratore.
Nel 1957 la svolta, quando scrisse a quattro mani insieme a Modugno il testo di “Nel blu dipinto di blu“, noto anche come Volare, che l’anno successivo vinse Sanremo e fu presentato all’Eurovision, finendo terzo ma conquistando il pubblico mondiale.
Da allora divenne paroliere di successo, creando per Gianni Morandi brani di successo come “Andavo a cento all’ora“,”La fisarmonica”, “Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte“, “Un mondo d’amore”, “In ginocchio da te“, “Uno su Mille” e “C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones“.
Le collaborazioni con artisti del calibro di Mina, Milva, Fred Bongusto, Rita Pavone, Nada e Patty Pravo lo hanno portato a creare altri capolavori della musica leggera italiana, come “Tintarella di luna“, “La bambola“, “Ma che freddo fa”, “Come te non c’è nessuno” e “Una rotonda sul mare“. Suoi anche i testi di “Che sarà” dei Ricchi e Poveri e “T’appartengo” di Ambra Angiolini.