Yamaha in fumo, festa rovinata per Jorge Lorenzo

Festeggiamenti per la vittoria del mondiale di Moto Gp con brivido per Jorge Lorenzo. Un principio di incendio della Yamaha ustiona leggermente il maiorchino che deve ricorrere alle cure dei sanitari

Yamaha in fumo, festa rovinata per Jorge Lorenzo

Nonostante la vittoria del quinto titolo mondiale conquistato sulla pista di Valencia, Jorge Lorenzo non riesce proprio a sorridere per la vittoria dell’iride. Dopo i festeggiamenti in sordina nel dopo gara, visto il tributo reso dal pubblico più a Valentino Rossi che al neo campione del mondo, per il pilota spagnolo anche la festa di Palma di Maiorca è andata letteralmente in fumo.

Dopo essere atterrato nell’aeroporto della sua città natale, per celebrare il titolo appena conquistato, Lorenzo ha prima salutato i suoi tifosi e poi indossati i suoi abiti di gara è salito in sella alla sua Yamaha e ha iniziato la classica “sgasata per dare il via ad un corteo con più di cento piloti per le vie della città. Ma qualcosa è andato storto e dagli scarichi della moto è uscita una fiammata che ha fatto balzare in piedi il maiorchino, leggermente ustionato alla gamba sinistra.

A questo punto Lorenzo è subito rientrato nei locali dell’aeroporto per sottoporsi alle cure mediche. Dopo circa mezzora Jorge è ritornato, tra i suoi tifosi in attesa, con una vistosa fasciatura alla gamba sinistra.

L’incidente ha impedito al campione spagnolo di salire nuovamente in moto, ma Lorenzo ha voluto comunque omaggiare i piloti accorsi, conducendo il corteo su di un pullman scoperto. Al termine del percorso al Consulado del Mar, sede del presidente del governo delle Baleari, Jorge affacciato al balcone, ha mostrato ai suoi tifosi il trofeo di Campione del Mondo di Moto Gp 2015.

Sull’episodio Jorge Lorenzo, pur riconoscendo lo spavento subito e dopo aver ricevuto un’iniezione per alleviare il dolore, non si è scomposto è ha dichiarato: “questo è niente visto che sono riuscito a correre ad Assen con la clavicola appena operata”, riferendosi alla gara olandese del 2013, disputata solo 48 ore dopo essere andato sotto i ferri.

Continua a leggere su Fidelity News