Vodafone: “C’è una rete di sorveglianza per ascoltare le conversazioni”

Vodafone rivela l'esistenza di una rete di sorveglianza utilizzata da molti paesi per ascoltare le conversazioni degli utenti. L'Italia non sarebbe tra questi

Vodafone: “C’è una rete di sorveglianza per ascoltare le conversazioni”

Esiste una rete di sorveglianza segreta per ascoltare le conversazioni degli utenti. È questo quanto ha dichiarato Vodafone in queste ore.

Secondo il colosso inglese delle telecomunicazioni, infatti, alcuni governi sarebbero in grado di sorvegliare ed ascoltare le comunicazioni dei suoi utenti. Esiste, infatti, un network di cavi che permetterebbe alle varie agenzie di sorveglianza di alcuni governi, di ascoltare le conversazione e delle volte anche di identificare la posizione dell’utente. Secondo quanto riferisce Vodafone, sarebbero diversi i paesi dell’Unione Europea ad utilizzare questo sistema. Al momento non è stato reso noto l’elenco di tutti i paesi che usano questo sistema, ma pare che l’Italia non sia tra questi.

Nella «maggior parte dei paesi, Vodafone mantiene il pieno controllo operativo sull’infrastruttura tecnica utilizzata per consentire un’intercettazione legale sulla base di una richiesta avanzata in da una agenzia o da un’autorità. Tuttavia, in un piccolo numero di paesi, la legge impone che alcune agenzie e autorità specifiche debbano avere accesso diretto alla rete di un operatore, bypassando qualsiasi forma di controllo operativo da parte dell’operatore sull’intercettazione» è quanto si legge nel rapporto di Vodafone in merito alla tutela della privacy in cui opera.

Per quanto riguarda l’Italia, invece, secondo Vodafone la situazione sarebbe diversa. «In Italia, dove la presenza della mafia richiede una alto livello di intrusioni di polizia – si legge ancora sul Guardian – Vodafone riceve 606.000 richieste di metadati» in un anno, ma queste possono essere di vario tipo, come la localizzazione del telefonino, la data e l’orario della chiamata o la persone con cui è stata effettuata la conversazione. Il numero di richieste sarebbe il “più alto che in ogni altra nazione” nella quale opera il gruppo britannico. Complessivamente, comunque, il numero di richieste di metadati per tutti gli operatori sul territorio italiano è molte volte le 600 mila fatte a Vodafone.

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