UNIWA QCOM U6701: lo smartphone Ubuntu che intriga

L'UNIWA QCOM U6701 fa il suo ingresso con Ubuntu Touch, rivelando un'affascinante storia dietro le sue origini. Un dispositivo intrigante che solleva domande sulla scelta del sistema operativo e promette un'esperienza unica.

UNIWA QCOM U6701: lo smartphone Ubuntu che intriga

Nel vasto mondo degli smartphone, spesso emergono dispositivi intriganti, come il recente UNIWA QCOM U6701, uno smartphone appena annunciato che si distingue non solo per le sue specifiche tecniche, ma anche per il sistema operativo scelto: Ubuntu Touch.

L’azienda dietro questo misterioso dispositivo è CWELL, un’entità di nicchia specializzata in OEM-ODM, nota soprattutto per la collaborazione con rinomati produttori. Tuttavia, questa volta il marchio UNIWA, sotto il quale gli smartphone CWELL vengono venduti su AliExpress, presenta uno smartphone che cattura l’attenzione degli appassionati di tecnologia. L’UNIWA QCOM U6701 (166×78×8,8 mm per 196 grammi), o semplicemente U6701, fa la sua comparsa con Ubuntu Touch, un sistema operativo insolito per gli smartphone, che solleva interrogativi sulla compatibilità delle applicazioni e sull’esperienza utente complessiva.

La scelta di Ubuntu solleva diverse domande, soprattutto considerando l’aspetto familiare del dispositivo. Un’indagine più approfondita rivela che potrebbe trattarsi di una reincarnazione di uno smartphone Sharp, l’Aquos sense4 plus del 2020, precedentemente realizzato da CWELL.

Le specifiche del U6701 sono tutt’altro che trascurabili. Con 8 GB di RAM e 128 GB di archiviazione interna (espandibile fino a 512 GB via microSD grazie allo slot ibrido), offre una capacità di memorizzazione sufficiente per molte esigenze utente. Il display S-IPS da 6.7 pollici (108 cm²) con risoluzione a 1080×2400 pixel (393 ppi) aggiunge un tocco di grandezza visiva. Il cuore del dispositivo è alimentato da un chipset octa-core da 2.3 GHz, che sembra incarnarsi nello Snapdragon 720G di Qualcomm (350K punti su AnTuTu9), anche se l’identità del chipset non è specificata.

Nonostante l’hardware potenzialmente datato, il dispositivo offre prestazioni adeguate per un utilizzo quotidiano. La configurazione della fotocamera principale da 48 MP sul retro e da 8 MP sul fronte promette di catturare dettagli nitidi. Tuttavia, a differenza del predecessore Sharp, il numero di fotocamere anteriori e la protezione IP68 contro acqua e polvere non sono confermati per il U6701. Mentre il dispositivo supporta reti LTE, le informazioni sull’NFC risultano ambigue. In compenso, ci sono il GPS (GLONASS, BeiDou, Galileo) e lo scanner posteriore per le impronte digitali. 

Il prezzo all’ingrosso di 150 dollari, circa 137 euro, potrebbe renderlo un’opzione interessante per il mercato di massa, ma rimane da vedere come la comunità risponderà a uno smartphone con Ubuntu. 

Continua a leggere su Fidelity News