E niente…Steve Cha, deus ex-machina di Turing Robotic Industries (T.R.I), ci riprova e non pago degli annunci fantasmagorici della scorsa settimana, inerenti il futuristico Turing Cadenza, annuncia la prossima realizzazione del “mostruoso” Turing Monolith Chaconne.
In verità, i clienti che hanno creduto nelle visionarie schede tecniche di Cha sono ancora in attesa della versione definitiva e già pagata del primo Turing Phone, annunciato un anno fa e sopperito, solo momentaneamente, da una versione “sperimentale” molto, molto più normale delle attese. Di recente, la newsletter aziendale aveva annunciato il prossimo arrivo di Turing Cadenza, smartphone quasi sbarcato dal futuro ed ora, invece, arriva la comunicazione che la medesima azienda si metterà presto al lavoro su uno smartphone che, invece, è proprio futuro allo stato grezzo: il Turing Monolith Chaconne.
Turing Monolith Chaconne avrà una scocca leggera, resistente e scolpita in modo inusuale grazie all’impiego del grafene. A occhio e croce ricorda, vagamente, il comunicatore usato dal capitano Kirk di Star Trek con, in più, una tastiera a scomparsa (“slide out”) come non si vedeva dai tempi del Motorola XT300 o del Sony Ericsson TXT Pro: di sicuro farà la felicità dei grafomani e di quanti amano digitare estenuanti confessioni notturne su Whatsapp…
Sotto la scocca, caso mai il design non vi avesse stupito a sufficienza, troveremo 3 processori Snapdragon 830 dotati di 24 core Kryo e messi a dialogare tra loro “via WiGig”. In tandem col trittico deputato alla processazione delle informazioni, troveremo 18 GB di RAM mentre l’immensa mole di dati generati (anche dalle fotocamere su cui ci dilungheremo tra poco) verrà stoccata su uno storage da 768 GB che, pur notevole, potrà arrivare a 1,2 Terabyte grazie a due microSD simultanee da microSD da 256 GB cadauna.
Anche il segmento multimediale è in linea con quanto visto sino ad ora: è tutto duplice, triplice, o quadruplice. La fotocamera per i selfie è una Dual Camera da 20 megapixel mentre, sulla coverback, troviamo una Quad Camera da 60 megapixel.
Tanto per non farsi mancare niente, T.R.I ha già previsto quale set di connettività, per sommi capi, dovrà avere il Turing Monolith Chaconne: un bel set di 4 nano-sim abilitate al velocissimo 4G LTE.
Ovvio che un tale dispositivo dovrebbe avere consumi stellari e, all’uopo, Cha ha previsto di impiegare una batteria ad idrogeno dalla capacità di ben 120wh. Ad animare, lato software, il Turing Monolith Chaconne opererà Swordfish Os, una versione modificata di Sailfish OS (una sorta di Android creato da Jolla, una società di ex tecnici Nokia che non condivisero il passaggio della loro divisione a Microsoft ed al suo Windows Mobile), con una funzione così innovativa, chiamata A.L.A.N, che non è stata spiegata: visto il nome, che sia una sorta di assistente virtuale tipo Siri, Now, Alexa, o Cortana?
Uscirà davvero almeno il Turing Monolith Chaconne? Steve Cha assicura di sì tant’è vero che – per tale progetto – ha messo in piedi persino una ricerca di personale per la sua sede finlandese (mandate i CV a changetheworld@turingphone.com) ed ha comunicato una bella data di distribuzione: il lontano 2018…