La prestigiosa rivista “Time” ha appena rilanciato uno studio sull’uso delle tecnologie mobili da parte dei bambini – in età tra i 6 mesi ed i 4 anni – che dimostra come le nuove generazioni facciano letteralmente il loro ingresso nel mondo in compagnia delle nuove tecnologie digitali. Lo studio in questione è stato condotto su un campione di genitori rappresentativo (370 individui) di tutte le età, razze e livelli di istruzioni che ha confermato di avere in casa, oltre alla tv (97%), un tablet (83%), uno smartphone (77%), ed una connessione internet (59%).
Veniamo al cuore dei dati. Secondo gli autori del sondaggio, i bambini tendono ad avvicinarsi ai dispositivi mobili, ed ai loro contenuti, al di sotto dei due anni, l’età consigliata dall’AAP (American Academy of Pediatrics) per l’educazione digitale dei nostri pargoli: in particolare è da evidenziare come il 36% dei bambini abbia effettuato il primo scroll su uno schermo touch sotto il primo anno di età.
Dal tocco all’uso vero e proprio il passo è breve: ben il 24% del medesimo campione di età ha addirittura effettuato una chiamata, mentre il 52%, entro il primo anno di vita, ha visto programmi tv o contenuti multimediali sulla superficie di un device mobile (smartphone, phablet o tablet). Non meno sorprendente è il dato sull’uso delle applicazioni, elemento chiave dei moderni ecosistemi mobili: il 15% dei bambini al di sotto di un anno di vita ha “trafficato” con almeno un’applicazione. Cambia anche il modo in cui giocano i più piccoli rappresentanti del genere umano: il 12% lo fa proprio sulle consolle del domani, gli smartphone ed i tablet.
Dal rapporto, oltre ai meri dati d’uso, comunque utili per implementare le strategie educative di genitori ed operatori sanitari, emergono anche le motivazioni e le cause di una così precoce frequentazione tecnologica. In sostanza i dispositivi tecnologici mobili sono la tata 2.0 cui affidare i propri infanti mentre si è impegnati in qualcosa di “più importante”: il 73% li usa per “sedare” i piccoli mentre si è impegnati nelle faccende di casa, il 60% mentre si è intenti a fare commissioni.
Non manca – poi – chi, come il 65%, usa i device mobili per calmare i figli più irrequieti mentre il 29% li usa per conciliare loro il sonno. Molto bassa, appena il 30% dei genitori interpellati, la percentuale di coloro che ha consultato un pediatra sul modo in cui faceva utilizzare questi dispositivi dai propri figli.