“Abbiamo presentato un esposto all’Agcom e all’Antitrust, in modo da impedire che le compagnie telefoniche facciano cartello e aumentino le tariffe, a totale discapito di consumatori ignari dei loro giochetti”: con questa nota, alcuni parlamentari del Pd (Alessia Morani, Simona Malpezzi, Stefano Esposito, Alessia Rotta), si sono fatti portavoce dei consumatori. Secondo i parlamentari, le compagnie telefoniche continuano “a fare cartello” nel tentativo di giustificare l’aumento non indifferente delle tariffe calcolato sull’8,6%, ben nascosto dietro il trucco delle fatture a 4 settimane.
Il Parlamento obbliga, con tanto di legge approvata, tutte le compagnie telefoniche a tornare alla fatturazione mensile, così come avviene nel resto dell’Europa. Ma le compagnie hanno cercato subito un’altra scorciatoia, inviando agli utenti una nuova comunicazione che cerca di strumentalizzare la novità legislativa per coprire – ancora una volta- l’aumento delle tariffe.
Comincia così la comunicazione: “Ai sensi della Legge 172/2017 per i servizi di comunicazione elettronica e reti televisive, dal 25/03 i servizi e le eventuali promozioni attive sul tuo numero subiranno una modifica delle condizioni contrattuali e si rinnoveranno mensilmente anziché ogni 4 settimane”. Il testo continua affermando che la spesa complessiva annuale non subirà alcun cambiamento.
I rinnovi mensili dell’offerta passeranno a 12 anziché 13 con la conseguenza di un aumento dell’8,6% per ciascun rinnovo. Un numero verde è pronto per chiarire meglio i dettagli delle modifiche, le offerte attive, o come fare per recedere dall’offerta e passare ad altro operatore entro 30 giorni senza penali.
Nicolino Colonnelli, sulla pagina Facebook, ha scritto la sua protesta facendo osservare che inizialmente si pagava una cifra mensile, poi tutti sono passati a 4 settimane e, ora che il governo l’ha fatta riportare mensile, gli operatori informano che comunque la cifra annuale da pagare non cambia: “Una vera e propria presa in giro. Intervengano gli organi preposti immediatamente. Io sono pronto ad organizzare una class action con tutti coloro che vogliono partecipare”.