Smartphone e tablet rallentano l’apprendimento dei bambini

Spesso i genitori si vantano dell'abilità dei propri figli alle prese con i moderni dispositivi informatici, ma sotto la lente della ricerca finiscono smartphone e tablet che i bambini ancor prima di saper parlare, sanno in parte già usare

Smartphone e tablet rallentano l’apprendimento dei bambini

Smartphone e tablet non solo non fanno imparare più in fretta, ma al contrario rischiano di generare dei danni. Il tema è ben conosciuto e discusso da tempo, ma oggi se ne occupa anche la scienza: una ricerca del Cohen Children’s Medical Center di New York rivelerebbe, infatti, che per imparare a parlare, manipolare oggetti o ancora per relazionarsi con gli altri nulla è meglio delle parole di mamma e papà e dei giocattoli tradizionali che spesso sono inutilizzati dai bambini già in età infantile.

Questi i risultati della ricerca ottenuta in uno studio presentato al congresso delle Pediatric Academic Societies and Asian Society for Pediatric Research in corso a Vancouver: la ricerca si è basata su 63 coppie, i loro bambini hanno avuto il primo contatto con i dispositivi in questione a 11 mesi di età per una media di 17,5 minuti al giorno, ma anche con punte di 4 ore.

Queste le attività prevalenti a cui sono stati sottoposti i bambini: guardare show educativi (30%), usare app educative e non (40%), premere a caso lo schermo (28%). A sorpresa il 60% dei genitori si è dichiarato convinto che l’uso dei dispositivi con touchscreen produceva un beneficio nei piccoli. Test cognitivi hanno invece dimostrato che non solo, non c’era differenza tra i bambini tecnologici e quelli non, ma al contrario nei primi si è notato un ritardo nello sviluppo del linguaggio.

Ruth Milanaik, autore principale dello studio, afferma: “abbiamo osservato nella nostra clinica che il giocattolo numero uno che i genitori danno ai figli sono gli smartphone che ormai hanno sostituito i libri e i giocattoli tradizionali”. Il pericolo numero uno è la sempre maggiore esposizione dei bambini ai dispositivi elettronici, il dato registra una continua crescita così da portare all’emanazione di specifiche linee guida sia da parte dell’associazione dei pediatri statunitensi, sia da parte dell’omologa linea britannica: si consiglia alle famiglie di non far usare i dispositivi fino ai due anni, dopo di concedere al massimo un’ora di utilizzo al giorno.

Dalla Gran Bretagna arriva poi un preoccupante allarme: durante un congresso che ha interessato l’associazione insegnanti, è stato constatato che i bimbi della scuola materna sanno far scorrere con il dito uno schermo tattile, ma non possiedono le abilità cognitive necessarie per utilizzare le “costruzioni” ed  inoltre mostrano evidenti difficoltà nelle relazioni con compagni ed insegnanti.

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