La proposta arriva dall’Inghilterra, e a farla è un luminare dell’insonnia giovanile: inserire nei nostri smartphone la modalità letto. Il motivo? I telefonini avrebbero un’influenza negativa sulla qualità delle nostre dormite, contribuendo a creare quei disturbi del sonno che ci renderebbero molto stanchi al nostro risveglio. D’altronde, la qualità del sonno è una delle cose più importanti, nella vita di un uomo.
A fare questa intelligente proposta non è uno qualunque, ma uno dei più grandi studiosi europei dell’insonnia. Si tratta di Paul Gringas, medico dell’Evelina Children’s Hospital di Londra, che ha trovato questa originale soluzione per contrastare i disturbi del sonno, che tanto negativamente possono influire sulla nostra salute e, più in generale, sull’energia che dobbiamo spendere durante tutta la giornata.
Come afferma il professor Gringas, infatti, “gli schermi sono sempre più luminescenti e sempre più blu, un tono di colore che contribuisce a tenere le persone sveglie”. E proprio la luce blu, secondo il professor Gringas, sarebbe la causa di una bassissima qualità del sonno. Quanti di noi, infatti, si sono addormentati col telefono acceso, mentre magari stavano spulciando le ultime notifiche su Facebook?
Molti, supponiamo. Ebbene, proprio quella luce blu contribuisce ad una scarsissima qualità del sonno, specialmente se interrotto. Così come esiste la modalità aereo, presente in tutti gli smartphone di ultima generazione con una serie di settaggi compatibili per un utente che sta viaggiando in aereo, il professor Gringas consiglia l’introduzione di una nuova modalità ad hoc, la modalità letto appunto, che gestisca automaticamente il volume dei messaggi e delle notifiche e, soprattutto, la luminosità dello schermo.
Come è noto, infatti, l’assenza di luce e colori rappresenta, per il nostro organismo, un ‘segnale’ che genera la melatonina, un ormone che ci permette di addormentarci e di riposare, in maniera tale da poter gestire le energie della giornata seguente nel migliore dei modi.
Quello di Gringas è diventato un vero e proprio appello alle aziende di telefonia, che si estende agli smartphone e ai tablet. Questo perché “I colori e i toni che vanno bene per il giorno sono pessimi per la notte: dati sperimentali convergenti ci dicono che chi ha di fronte questi schermi a tarda sera si addormenta in media un’ora dopo”. Il sonno è importante!