Abbiamo visto qual è stata l’evoluzione di virus delle apparecchiature mobili negli ultimi dieci anni. Il quadro non è certo roseo né rassicurante, ma cosa è opportuno fare per proteggere i nostri smartphone? Lo abbiamo chiesto a Luca Sambucci, Operations Manager di Future Time, partner in Italia della firma antivirus ESET Nod32.
Serve davvero un antivirus per lo smartphone?
“Non serve solo un anti-virus, ma un programma per la sicurezza del cellulare che faccia anche da anti-virus. Tutte le case rilasciano infatti suite di sicurezza che ti proteggono non solo dai malware, ma anche da spam, furto e smarrimento”.
Quindi è tutto ancora più complicato di quanto immaginavamo… Ci dica: possiamo infettare il nostro telefonino solo navigando sul web o dobbiamo scaricare un’app per rischiare di “prendere il virus”?
“Solo se scarichi. Però basta cliccare su un pop up o un accetta qualsiasi per avviare senza pensarci un download, anche piccolissimo”.
Quali sono gli smartphone più sicuri?
“Be’, l’iPhone è più protetto perché è un sistema chiuso, mentre Android è più esposto perché open ed è il più diffuso. Blackberry è un po’ meno appetibile per gli attaccanti: in pochi scaricano tante app su questa piattaforma. Idem Windows Mobile, per ora ancora poco diffuso”.
Quindi si rischia solo con le app?
“No, ci sono stalker e sms civetta, che ti arrivano da numeri sconosciuti e sembrano la prosecuzione di conversazione. Tu magari scrivi o chiami per avvisare che anno sbagliato numero e con un redirect di mandano a un altro numero che ti succhia il credito. Si tratta di una tecnica così semplice da usare che tanti ragazzini la sfruttano per farsi auto-ricaricare. L’anti-virus ha il compito di bloccare questi attacchi”.
E’ quindi necessario fare molta attenzione a quali app scarichiamo, munirsi di un sistema di sicurezza per il nostro dispositivo e, soprattutto non rispondere a messaggi provenienti da mittenti sconosciuti, in questo modo lo smartphone dovrebbe essere salvo!