L’insider Ice Universe, grazie alle sue fonti nel dipartimento di ricerca e sviluppo di Samsung, è stato il pioniere nel delineare la tendenza degli schermi a cascata, anticipando anche dettagli su iPhone, come la frangia dell’iPhone X e il design futuro dell’iPhone 14. Le sue informazioni esclusive includono dettagli sul sensore di immagine da 200 megapixel di Samsung.
Proprio lo stesso leaker, Ice Universe, nelle scorse ore ha condiviso dettagli esclusivi sui prossimi smartphone Samsung della serie di top di gamma Galaxy S24 Plus e Galaxy S24 Ultra, portando sia buone notizie che sfide. Il Galaxy S24 Plus si distingue per essere il primo della serie “non Ultra” a vantare uno schermo 2K con un frame rate di 120 Hz, rappresentando un notevole miglioramento rispetto alla risoluzione Full HD+ attuale.
Tuttavia, per il Galaxy S24 Ultra, l’assenza di un modulo con zoom ottico 10x, presente nel Galaxy S23 Ultra, potrebbe essere una delusione per gli appassionati di fotografia mobile. Con uno zoom ottico limitato a 3 e 5x, il dispositivo potrebbe trovarsi in una posizione di svantaggio rispetto ai concorrenti dotati di opzioni più avanzate, come il modulo periscopico del futuro rivale Oppo Find X7 Pro, che è accreditato dell’integrazione di due moduli periscopici con zoom ottico rispettivamente da 3 e 6x.
Con queste anticipazioni, l’attenzione si sposta sulla capacità di Samsung di mantenere la sua reputazione nella serie Galaxy S, offrendo innovazioni e prestazioni di alto livello. Gli utenti saranno ansiosi di sperimentare di persona come queste caratteristiche si tradurranno nella pratica quando i dispositivi saranno lanciati sul mercato.
Ancora a proposito dei Galaxy S24, ricordiamo come l’azienda, per tramite del dirigente TM Roh, abbia di fatto bocciato la denominazione dei “AI Phone“ per i prossimi top di gamma di Seoul, forse per l’assonanza con gli iPhone, mettendosi così alla ricerca di una nuova denominazione che esprima al meglio la rivoluzione che questi smartphone dovrebbero segnare nel segmento della telefonia mobile grazie all’importantissimo contributo dell’intelligenza artificiale.