Risparmiare batteria su uno smartphone? Basta uno schermo OLED con tema scuro

Google spiega che i temi scuri sulle applicazioni consentono di risparmiare batteria, e dunque di garantire un'autonomia maggiore rispetto agli altri colori.

Risparmiare batteria su uno smartphone? Basta uno schermo OLED con tema scuro

Ogni giorno ci troviamo di fronte ad una miriade di sigle che possono sembrare tutte uguali nel nome, ma che nascondono importanti differenze. Si fa sempre più spazio nel mondo degli smartphone lo schermo OLED, ovvero quel display che può emettere luce propria. Fino a poco tempo fa, si usavano molto i cristalli liquidi, ma i display erano illuminati da una fonte di luce esterna, che spesso rendeva problemi di qualità dei colori, se non ci si posizionava letteralmente di fronte al display. 

Con la tecnologia OLED, la qualità migliora e il colore nero viene riprodotto sullo schermo spegnendo i relativi pixel. Il nero che si ottiene è un colore puro, e non è un pixel che si colora di nero. In pratica, con lo schermo OLED non c’è differenza tra un display spento ed uno con lo sfondo nero ma acceso. Google, durante un incontro per l’Android Dev Summit, ha spiegato ai programmatori alcune modifiche da apportare ai propri software per ridurre al minimo il consumo della batteria, problema molto accentuato con i telefoni moderni. La cosa che ha lasciato stupiti gli sviluppatori è che il consumo della batteria dipende dal colore che viene riprodotto sul display.

Google: su un Android OLED, i colori scuri consumano meno batteria

Secondo alcuni studi, (escluso il nero) il colore che consuma meno batteria di tutti è il blu, seguito dal rosso e dal verde. Ogni colore che viene inviato al display richiede un diverso quantitativo di energia, e il colore bianco è quello che chiede più risorse di tutti, mentre il nero è il colore che in assoluto consuma di meno.

I consigli di Google, cioè di usare temi scuri per i propri software, va in contrasto con quanto si è sempre studiato con il Material Design, che incentiva l’utilizzo del bianco e delle relative sfumature sugli elementi principali di un particolare design. È proprio per questo che Google ha introdotto sui propri servizi il tema scuro (dark mode), che consente anche di rendere la visione meno faticosa per gli occhi in condizioni di scarsa luce nell’ambiente. 

Continua a leggere su Fidelity News