Come anticipato nei giorni scorsi dallo stesso vice-presidente di Oppo (BBK Electronics), Brian Shen, il colosso cinese ha ufficializzato i primi due smartphone dello spin-off Reno, in veste di Oppo Reno 10x Zoom, di fascia alta, e di Oppo Reno, di fascia media, ambedue contraddistinti dall’inedita soluzione della selfiecamera a “pinna di squalo”.
il modello Oppo Reno 10x Zoom (162 x 77.2 x 9.3 mm) deve il suo peso (210 grammi) alla scelta dei materiali di pregio che ne caratterizzano la scocca, formata da un frontale in vetro Gorilla Glass 6, da un frame laterale in alluminio serie 6.000, e dalla coverback sempre in vetro.
Il biglietto da visita dell’Oppo Reno 10x Zoom è il display senza cornici (93.1% di aspect ratio), un Dynamic Super AMOLED da 6.65 pollici con risoluzione FullHD+ e scanner ottico (6° gen) sottostante che, grazie al supporto verso il formato HDR+, all’aspetto panoramico 19.5:9, all’ampio realismo dei colori (100% sulla scala NTSC), garantisce un’esperienza cinematografica appagante, anche tenuto conto dell’audio 3D ottimizzato Dolby Atmos.
La selfiecamera, come detto celata nella pina di squalo ad apertura istantanea (0.8 secondi) ma affidabile (per 200 mila aperture), arriva a 16 megapixel (f/2.0) e si avvale di un Flash LED per gli scatti con poca luce: suggestivo, ma nulla in confronto a quanto avviene sul retro sensore ove – esattamente al centro – alloggia una triplice fotocamera verticale che, assistita lateralmente da un Flash LED e, nell’elissi sottostante inclusiva del logo aziendale, (preceduta da un autofocus laser) da un sensore ToF (Time of fly, per la profondità e la AR), assicura una lunghezza focale di 16-160 mm, ma anche video in 4K@60fps e slow motion @480fps.
Nello specifico, la postcamera principia con un obiettivo Sony IMX586 da 48 megapixel (f/1.7, lunghezza focale 16-160 mm, stabilizzazione ottica), prosegue con uno da 8 (f/2.2) per il grandangolo (120°), e si conclude con uno (squadrato) da 13 megapixel (f/3.0) per il teleobiettivo (stabilizzato otticamente), con lo zoom periscopico 10x che vedrà la partecipazione di uno o più sensori: da 0.6x a 1.5x, il sensore principale interagirà col grandangolo, agendo da solo sino a 5x, per poi affiancarsi al teleobiettivo sino all’8x, cedendo infine il proscenio al solo teleobiettivo sino al 10x.
Il processore dell’Oppo 10x Zoom, animato lato software da ColorOS 6 (su base Android Pie 9.0) con tanto di maggiordomo virtuale Breno (semplifica i compiti all’utente man mano che lo conosce meglio), è un octa-core Snapdragon 855, raffreddato tramite un sistema a liquido con condotti in rame, mentre la GPU – supportata in ottica gaming dal Game Boost 2.0 – è una Adreno 630: ambedue possono contare su massimo 8 GB di RAM (LPDDR4X) e financo su 256 GB di storage (UFS 2.1), espandibile. Le note positive, però, non finiscono qui: naturalmente dotato di Dual SIM con 4G VoLTE, di Bluetooth 5.0, di Wi-Fi ac a doppia banda (con antenne 2×2 MU-MIMO ), l’Oppo Reno 10x Zoom dispone di un GPS (Glonass/BeiDou) a doppia frequenza (L1+L5, come lo Xiaomi Mi 8), decisamente più preciso (scarto ridotto a 30 cm) e meno (del 50%) energivoro: in più, supporta i pagamenti contactless via NFC, dispone di un jack da 3.5 mm, e sfrutta la Type-C per ricaricare, velocemente (VOOC 3.0 a 18W), la maxi batteria da 4.065 mAh.
Il più piccolo (156.6 x 74.3 x 9 mm, per 185 grammi) Oppo Reno standard riduce il display FullHD+ a 6.4 pollici, ma conferma – dietro il paravento della tecnologia protettiva Gorilla Glass 6, un’elevata qualità cromatica (97% NTSC) e di luminosità (430 nits). La batteria, sempre con ricarica rapida, cala a 3.700 mAh, pur in presenza dello stesso set di connettività e delle medesime configurazioni mnemoniche, per via del meno impegnativo processore Snapdragon 710, e del differente assetto fotografico stante, sul retro, la presenza “solo” di una doppia postcamera, da 48 megapixel (ovviamente con l’obiettivo Sony IMX586 stabilizzato otticamente, f/1.7) e 5 megapixel (f/2.4).
Previsti anche per l’Europa, dopo la ripresentazione a Zurigo del 24 Aprile (con tanto di modello 5G dedicato), i nuovi Oppo Zeno saranno acquistabili, nelle colorazioni verde (Fog Sea Green), nero profondo (Extreme Night Black), viola (Nebula Purple), e rosa (Pink Mist), con prezzi commisurati alle opzioni mnemoniche.
Oppo Reno 10x Zoom costerà circa 528 euro per il set 6+128 GB, 594 euro per quello con 6+256 GB, e 634 euro per la dotazione premium da 8+256 GB. Il fratello minore, infine, richiederà pressappoco 396 euro per la configurazione base da 6+128 GB, 436 per quella intermedia che porta lo storage a 256 GB, e 475 per quella top con la RAM esaltata ad 8 GB.