Meitu è un’azienda cinese attiva nel settore della fotografia, nota per aver realizzato un’app di fotoritocco evoluta quanto indiscreta. Da qualche tempo, tale azienda si è cimentata anche nel segmento hardware, con cameraphone in grado di soddisfare chi cerca le performance (la serie V), lo stile (la serie M), ed un buon equilibrio tra i primi due (la serie T): proprio in quest’ultimo ambito, va inserito il recente annuncio del nuovo Meitu T8, un selfiephone da 12 megapixel frontali, con intelligenza artificiale.
Il Meitu T8 colpisce, innanzitutto, per la sua scocca metallica, che non ha la classica forma a mattonella rettangolare: la silhouette (158 x 71.5 x 9.3mm per 170 grammi) è esagonale, con la lunetta superiore che cresce nel mezzo, ove ospita una fotocamera anteriore decisamente ingombrante, in quanto ben equipaggiata, ed una lunetta inferiore che pure si allunga al centro, giusto in modo da poter ospitare – sotto il tasto Home fisico – un più comodo sensore biometrico circolare (usualmente ubicato sul retro).
All’interno della sua scocca, prevista in 4 vivaci colorazioni (diamond grey, magical orange, dazzling blue, e jazz gold) troviamo un processore a 10 core MediaTek, l’Helio X MT6979, con clock massimo a 2.3 GHz, abbinato a un banco da 4 GB di RAM: lo storage, per ospitare i preziosi scatti, le app, ed il sistema operativo, è ragguardevole, con i suoi 128 GB totali.
Come accennato, Meitu ha destinato grande attenzione al comparto multimediale di questo device. Se il display, da 5.2 pollici, ha una risoluzione FullHD, ed è costituito da un risparmioso e ben contrastato pannello AMOLED, sono le fotocamere del T8 a stupire in positivo.
La selfiecamera con sensore Sony IMX362 da 12 megapixel, infatti, adotta il Dual Pixel degli S7 e, in tandem con un focale a f.1.8, garantisce una messa a fuoco rapida, e maggiori dettagli nelle foto con scarsa illuminazione, e con i soggetti in movimento. I dati ricavati, lato hardware, vengono analizzati da un’intelligenza artificiale che, valutando i parametri di ogni singola foto (pelle, sesso, etnia, età), applica dei correttivi mirati ad hoc, senza generalizzazioni di sorta (“advanced beautification”).
La fotocamera posteriore, invece, vanta 21 megapixel ed un focale a f/2.2, ed è supportata da un Flash LED dual tone, da uno stabilizzatore ottico d’immagine, e da una messa a fuoco con rilevamento di fase: in questo caso, ad occuparsi del trattamento dell’immagine, è presente un processore dedicato alla riduzione del rumore. Dulcis in fundo, in tema audio, la presenza di un chip integrato per una sonorità di qualità Hi-Fi.
Il set di connettività del Meitu T8 prevede il Wi-Fi, l’LTE, il Bluetooth 4.1, un jack da 3.5 mm per le cuffie, un GPS, ed una porta USB Type-C. La batteria – dotata di ricarica rapida – è da 3580mAh, mentre il sistema operativo, basato su Android Marshmallow 6.0, merita una nota a parte: si tratta del MEIOS 3.5, che presenta particolari ottimizzazioni in sede di sicurezza. Tra queste, annoveriamo un tool per il backup dei dati, uno per ritrovare lo smartphone perso, la blindatura di album ed app con password ed impronte, ed una non meglio precisata feature per proteggere la HomeScreen dalla curiosità altrui.
Meitu T8, nelle colazioni poc’anzi citate, è già in commercio, nei mercati asiatici (Cina, Taiwan, e le enclave di Macao e Hong Kong), ad un prezzo di circa 455 euro: difficile arrivi in Occidente (peccato), se non tramite diversi reseller dell’area (Tmaill, JD.com, Suning) impegnati a distribuire cotal device.