A metà Novembre, Ming-Chi Kuo – il noto analista di Kgi Securities – diffuse un report nel quale si diceva sicuro che gli iPhone del 2018 sarebbero stati 3 device borderless, con diagonali da 6.5, 5.8, e 6.1 pollici: a quanto pare, questo stato di cose potrebbe essere molto vicino alla realtà, secondo ulteriori indiscrezioni delle ultime ore.
Nei giorni scorsi, in Rete si è diffuso un nuovo report relativo ai prossimi melafonini, realizzato questa volta da Nomura, una conglomerata nipponica che fornisce servizi finanziari, secondo cui Apple, per il 2018, realizzerà sul serio 3 smartphone borderless, in linea con lo stile dell’iPhone X, visto che avranno il notch in alto.
I due modelli più interessanti disporranno di display OLED (prodotti dalla Samsung Display, in numero di 200 milioni di pannelli) da 6,5 (grazie al portale Tailosive Tech è possibile ipotizzare la presenza di funzionalità come le modalità landscape, picture-in-picture, e multi-window) e 5,8 pollici: di questi, quello col polliciaggio maggiore, destinato al segmento business, avrà gli stessi 512 GB di storage degli iPad Pro, oltre al supporto verso il Dual SIM Dual Standby (con 4G/LTE su ambedue le SIM).
Tale risultato sarebbe ottenuto, tornando per un momento a quanto asserito da Kuo, tramite il ricorso ad una eSIM, che renderebbe superfluo un secondo carrellino/slot. Per i modem della connessione, pare che Qualcomm potrebbe essere sostituita da MediaTek, o da Intel (col modem XMM 7650) e Samsung (con l’X20), i cui prodotti sarebbero in grado di superare l’attuale velocità dell’LTE grazie alla tecnologia MIMO 4×4.
Il terzo modello prospettato, ancora una volta dalla Nomura, dalla diagonale ignota (forse 6.1/6.2”), avrebbe un display solo LCD senza Force Touch, ma sormontato dalla True Depth Camera, ormai considerata di default nei progetti di Cupertino: sul retro, in metallo (alluminio con diverse colorazioni, secondo Nikkei) in luogo del vetro (e, quindi, senza ricarica wireless), vi sarebbe un’unica fotocamera. Per il prezzo di questo modello, si ipotizza che, a seconda dello spazio d’archiviazione, possa oscillare tra i 650 ed i 900 dollari.
Ad accomunare i nuovi iPhone del 2018 vi saranno diverse peculiarità. In primis, una nuova batteria in grado di incrementarne l’autonomia del 10% e di supportare l’esigente True Depth Camera: nei modelli OLED sarebbe a forma di L, con 3300/3400 mAh a disposizione dell’iPhone da 6.5 pollici, e 2900/3000 mAh per quello da 5.8 pollici, mentre nel melafonino LCD la batteria sarebbe quadrata, più grande di quanto attualmente previsto dall’iPhone 8.
Anche la True Depth Camera, destinata a sostituire il Force Toch nel 2018 sarà di serie in tutti e 3 i nuovi melafonini, grazie alle mosse di VCSEL (attuale fornitore del modulo in questione) che avrebbe rilevato, in Texas, un nuovo stabilimento da 700 mila metri quadrati proprio finalizzato ad incrementare la produzione di tale componente. Per le fotocamere posteriori, invece, ci si rivolgerà ancora ad LG Innotek che, ormai saturate le linee produttive in Corea, opterà per uno stabilimento vietnamita, potendo contare anche su una forza lavoro di 9/10 più conveniente.
Per quanto riguarda un futuro più lontano, ma sempre relativo agli iPhone, sembra che Apple – proprio nel mentre la Energous presentava la sua innovativa tecnologia di ricarica a distanza – registrava diversi brevetti relativi alla ricarica wireless, integrata anche nelle auto e nei mobili, capace di ricaricare più device assieme, impostando una priorità tra i medesimi.
Gli iPhone dei prossimi anni, inoltre, potrebbero anche contemplare un esemplare con display flessibile, concepito per contrastare l’incipiente Galaxy X di Samsung: ne è sicura la testata finanziaria Korea Herald, secondo la quale Cupertino avrebbe già stretto un relativo accordo con LG (fornitrice dei suoi LCD) che, per l’occasione, avrebbe creato un laboratorio ad hoc nella divisione LG Innotek.
Infine, il Touch ID a scopo soccorso. Di recente, i tecnici della mela morsicata hanno depositato un ulteriore brevetto, relativo però all’implementazione di panic gesture nel TouchID che, riconosciute queste ultime, provvederebbe ad allertare le forze dell’ordine, avviando la fotocamera ed il microfono del telefonino senza alcuna notifica evidente. Ottimo per le circostanze, es. rapina o tentato rapimento, in cui una vittima sia impossibilitata a parlare e costretta a sbloccare il telefono per comunicare le volontà dei criminali.