Benché sia passato praticamente un nonnulla dalla presentazione degli attuali iPhone 7, Apple non si è certo seduta sugli allori e, anzi, prosegue nella ricerca e nello studio di nuove soluzioni con le quali impreziosire il venturo iPhone 8, il terminale destinato a celebrare i 10 anni di questa fortunata serie tecnologica.
Di indiscrezioni inerenti l’iPhone 8, nelle ultime settimane, ne sono giunte davvero tante e, in pratica, quasi su ogni segmento o componente del terminale in oggetto.
Secondo l’analista Ming-Chi Kuo, in base a confidenze provenienti dal mondo dei fornitori hardware, il nuovo iPhone 8 potrebbe essere prodotto in 3 varianti, standard, plus, e premium, con le prime due realizzate in vetro e alluminio e dotate di schermi LCD-TFT da 4.7 e 5.5 pollici, mentre la terza verrebbe realizzata in ceramica, onde consentire le colorazioni bianco opaco e bianco lucido, e godrebbe di uno display da 5.8 pollici AMOLED curvo prodotto in maggioranza da Samsung (J.P. Morgan, all’interno di un documento finanziario della Apple, ha trovato conferme – in tal senso – di un ordinativo per 4 miliardi di dollari), anche se Sharp, di recente acquistata da Foxconn, potrebbe essere della partita: quest’ultima dopo aver aperto uno stabilimento per gli OLED in Giappone, potrebbe farlo anche negli USA, qualora Apple volesse davvero spostare la produzione dei melafonini in patria. Ovviamente, Apple – in base alla sua strategia di utilizzare più fornitori per ogni componente – potrebbe chiamare in causa, qualora la domanda lo richiedesse, anche Japan Display (il consorzio nipponico che unisce Sony, Toshiba e Hitachi).
In termini estetici, alcuni rendering concordano sul fatto che il nuovo iPhone 8 potrebbe avere un frontale tutto display, attraverso la rimozione del tasto Home: di conseguenza, le funzionalità di quest’ultimo, il Touch ID, il ricevitore per le chiamate, e la fotocamera FaceTime verrebbero tutte integrate nel display. Ne guadagnerebbero le dimensioni complessive che, a parità di un display più esteso, rimarrebbero invariate rispetto ad oggi.
Sul retro, la fotocamera potrebbe essere accentrata e, almeno nelle varianti plus e pro, potrebbe essere contemplata una soluzione “Dual-Lens Technology” (forse da 14 megapixel), magari sotto forma di una fotocamera “Super Resolution” multi-sensore: è quanto emerge da alcuni brevetti (9.467.666 e 9.466.653) depositati presso il Patent and Trademark Office statunitense: nei documenti allegati si parla di una fotocamera che garantirebbe foto ad elevatissima risoluzione grazie a due sensori muniti di prisma, in modo da separare la luce in frequenze rossa, blu e verde, che – poi – verrebbero ricombinate lato software, ottenendo anche una maggiore polarizzazione delle immagini ed un minor assorbimento della luce. Tra l’altro, dai progetti relativi alle due richieste di brevetto in oggetto, si evince come anche la strutturazione di questa fotocamera a due sensori sia innovativa: concepita per occupare meno spazio, grazie ad un gioco di specchi, la Super Resolution camera potrebbe essere affiancata da un motore per la stabilizzazione ottica (2x) e per lo zoom delle immagini.
Tanto per essere iper innovativi, la fotocamera principale dell’iPhone 8 potrebbe anche vantare il supporto alla realtà aumentata: a tale conclusione, secondo Business Insider, contribuirebbe sia l’acquisto della tedesca Metaio che il deposito di un brevetto intitolato “Augmented reality maps” secondo il quale Apple potrebbe implementare le mappe in realtà aumentata in modo da sovrapporre, a quanto ripreso dalla camera, in modo naturale grazie ad un innovativo sensore 3D (per la profondità di campo), informazioni ed indicazioni digitali provenienti dalla Rete.
Anche il sistema di ricarica dei nuovi iPhone potrebbe essere all’altezza delle aspettative. In tal senso sempre Ming-Chi Kuo avrebbe ipotizzato l’introduzione di un sistema di ricarica wireless innovativo (l’Energous WattUp, assemblato da Pegatron), esteso (a 4 metri, quindi senza contatto fisico con il pad induttivo di ricarica) e più veloce, grazie al fatto che i nuovi iPhone 8, a parte il telaio, potrebbero avere una scocca interamente in vetro (il designer Apple Joni Ive punterebbe addirittura a un modello in vetro a foglio unico o, a un sandwich” di pannelli in Gorilla Glass) che, notoriamente, presenta meno limiti quanto a velocità e frequenze energetiche supportabili.
Anche le scelte in merito al processore dell’iPhone 8 (oltre a quelle già citate e relative a ricarica wireless e adozione degli AMOLED), infine, potrebbero impattare – e bene – sull’autonomia del device: sembra che TSMC non farà in tempo a implementare la tecnologia a 7 nanometri sui prossimi chip A11 previsti per l’iPhone 8 (verosimilmente, se ne riparlerà nel 2018) e, quindi, si passerà alla piattaforma a 10nm (sempre di TSMC) che, comunque, oltre a migliori performance, dovrebbe – appunto – consentire anche un più ottimale risparmio energetico.
Dite che ancora così, il futuro iPhone 8 sarà sufficientemente rivoluzionario?