Il papà di Android vuole stupire con uno smartphone rivoluzionario

Secondo la nota rivista statunitense Bloomberg, sembra che il papà di Android, Andy Rubin (ex Google), sia pronto a tornare in campo con una sua società, la Essential Inc, e con uno smartphone, già avvistato, dalle specifiche rivoluzionarie, basato sull'AI.

Il papà di Android vuole stupire con uno smartphone rivoluzionario

Attualmente, il mondo della tecnologia mobile si divide, grosso modo, tra 3 grandi colossi: Google, Samsung, ed Apple. Tuttavia, a scompaginare gli equilibri del settore, potrebbe – presto – intervenire un nuovo player, e non uno qualsiasi: parliamo di Andy Rubin che, entro la metà del 2017, potrebbe presentare uno smartphone rivoluzionario.

Andy Rubin, tanto per dirne una, è il papà di Android, venduto nel 2005 a Google, presso la quale ha lavorato per 8 anni. Dopo un anno di “praticantato” presso la divisione Google X, ove ci si occupava di robotica, Rubin ha lasciato (nel 2014) Google per dedicarsi a progetti personali. Quali? Lo si è venuto a sapere nelle settimane scorse, grazie ad un servizio di Bloomberg.

Secondo la nota testata newyorkese, il Guru di Android avrebbe fondato una nuova società, la Essential Products Inc, in grado di raccogliere 300.000.000 dollari di finanziamento da grossi calibri della tecnologia, quali Google, HP, e Foxconn (o meglio, Hon Hai Precision Industry Co). Grazie all’ampia dotazione di fondi, Rubin ha chiamato attorno a sé ingegneri e manager (almeno 40) provenienti da Apple, Google, Samsung, e Magic Leap, ed è, ormai, pronto per la sua nuova mission, che è quella di sfornare device di vario genere, per il settore mobile, ma anche per la domotica, animati dall’intelligenza artificiale

Il primo di questi dispositivi dovrebbe essere uno smartphone. Conferme, in tal senso, sono venute dal Ces 2017, ove Rubin è stato visto prendere accordi con alcuni provider telefonici statunitensi (es. Sprint Corporation). Grazie alle persone con cui Rubin ha parlato, e all’inchiesta di Bloomberg, al momento attuale, si sa che il suo telefono “intelligente” dovrebbe prevedere materiali pregiati, come una scocca in metallo ed una back cover in ceramica: il display, probabilmente implementato con un Force Touch per reagire a vari livelli di pressione, dovrebbe essere più grande di quello dell’iPhone 7 Plus (si ipotizzano 5.5, o 6 pollici), anche se il device risulterebbe complessivamente più piccolo e maneggevole, visto che si tratterebbe di uno smartphone “Edge to Edge”, totalmente privo di cornici.

Sul bordo inferiore, poi, sarebbe presente un connettore magnetico proprietario, utile per la ricarica, ma anche per la connessione di moduli con i quali accrescere le funzionalità del device (in tal senso, sarebbe già pronta una macchina fotografica sferica, per realizzare foto a 360°, come il Nokia Ozo). Il prodotto, così concepito, sarebbe realizzato dagli stabilimenti della Foxconn, e dovrebbe essere commercializzatoverso la metà del 2017 – ad un prezzo simile a quello dell’iPhone 7 base (verosimilmente, intorno ai 649 dollari): insomma un device concepito per battagliare con i Pixel di Google, e con i melafonini della Apple.

Solo fantasia? Neanche per sogno. Proprio nei giorni scorsi, sul più famoso sito di test hardware, Geekbench, è comparso un misterioso smartphone denominato Essential FIH-PM1: Essential è il marchio registrato da Rubin a fine 2016, presso lo US Patent and Trademark Office, FIH – invece – indicherebbe la Foxconn International Holdings, mentre PM1 sarebbe il nome tecnico del telefono che, in base a quanto emerso, monterebbe un processore Snapdragon 835, 4 GB di RAM, e – come sistema operativo – Android Nougat (ci si aspettava una soluzione “proprietaria”, anche se è presto per fare bilanci). Insomma, tra qualche mese, il sipario si alzerà, e sapremo se l’Essential PM1 sarà stato (o meno) quello smartphone così innovativo di cui tanto si favoleggia in queste ore!

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