L’ultima tecnologia ad essersi affermata nel mondo degli smartphone è il 3D Touch. Tale feature era nata per gli smartwatch, in modo da associare, a diversi livelli di pressione, differenti applicazioni in un contesto, quello degli orologi intelligenti, in cui il display è usualmente molto piccolo. Da lì, poi, la tecnologia si è affermata subito nei nuovi iPhone 6s ed anche la cinese ZTE prevede di introdurre tale funzionalità in alcuni suoi nuovi smartphone: il resto dei produttori di device mobili di sicuro seguirà tale strada nel corso del prossimo anno (quando, forse, anche i programmatori saranno pronti ad implementare il 3D Touch).
Attualmente il 3D Touch sembra destinato a un successo maggiore di quello avuto dagli schermi flessibili OLED che, al momento in cui scriviamo, sono stati impiegati solo da LG (G Flex) e Samsung (Note edge, e gli smartphone Galaxy Round, Galaxy S6 edge ed edge+): questi ultimi, infatti, scontano il fatto di essere ancora difficili da produrre e, quindi, costosi da implementare su un device destinato ad un’utenza di massa come quella degli smartphone.
Tuttavia, in questo ambito, qualcosa potrebbe essere sul punto di cambiare e proprio laddove la tecnologia fa più tendenza, ovvero in casa Apple. La società di Cupertino, secondo la testata BusinessKorea, starebbe pensando da diverso tempo a un display OLED (migliore saturazione del colore, precisione e luminosità) di tipo flessibile e starebbe intenzionata implementarlo su qualcuno dei suoi nuovi top di gamma, gli iPhone, ma non prima del 2018.
Nel frattempo Apple ha già un accordo con LG e Samsung per la produzione di minidisplay OLED per i suoi AppleWatch e non è escluso che questi produttori stiano convincendo Cupertino ad utilizzare tale tecnologia, cadenzata in modalità flessibile, anche sui propri smartphone. Dunque, se l’iPhone 7 sarà ipersottile e impermeabile, il futuro iPhone 8 potrebbe essere il primo smartphone Apple con schermo OLED flessibile/curvo.