Quante volte ci è capitato di non riuscire a reperire un amico o un parente perché aveva il cellulare spento oppure era irraggiungibile e, non appena quest’ultimo è tornato disponibile, siamo stati avvisati da un sms gratuito o da una richiamata automatica? Purtroppo, questi comodi servizi di telefonia dal 21 Luglio diventeranno a pagamento.
In realtà, al momento non sono tutte le compagnie che hanno deciso di applicare un costo ai loro servizi di telefonia, ma solo Tim e Vodafone deluderanno il proprio parco clienti con quella che sembra davvero una mossa scorretta, sia nei confronti di chi non è reperibile, che per coloro i quali vengono informati della disponibilità della persona cercata, soprattutto dopo le riduzione delle tariffe del roaming. A tal proposito, Carlo Rienzi, presidente del Codacons, intende fare luce sulla questione ed annuncia “Presenteremo oggi stesso un esposto all’Autorità per le comunicazioni, affinché faccia chiarezza su tale vicenda”.
I nomi commerciali dei servizi di telefonia che diventeranno a pagamento sono Lo Sai e Chiama Ora di Tim oltre al Recall e Chiamami di Vodafone. I clienti, inoltre, hanno ricevuto la brutta notizia attraverso un semplice sms, che potrebbe incidere sulle loro tasche per un importo vicino alle 20 euro.
Infatti Vodafone applicherà ai clienti che usano questo servizio una “tassa” giornaliera di 6 centesimi di euro. A conti fatti, quindi, chi usa questi servizi di telefonia ogni giorno, in un anno arriva a spendere ben 22 euro. L’operatore telefonico TIM, invece, imporrà una tariffa di 1.90 € a quadrimestre per un cliente ricaricabile, per un totale di 5.70 € all’anno, mentre 48 centesimi al mese per gli abbonamenti.
Ovviamente tali servizi di telefonia saranno resi disattivabili chiamando i rispettivi servizi clienti. Si salvano, dunque, gli operatori telefonici Wind e H3G, oltre a tutti gli operatori telefonici virtuali nati di recente, anche se potrebbe mancare davvero poco perché anche loro si adeguino a questa strana scelta commerciale.