Huawei ha scelto una strada piuttosto insolita per presentare il nuovo MatePad 11.5 S 2026, ed è proprio questo dettaglio a rendere l’operazione interessante quanto ambigua. Nessun evento, nessun comunicato ufficiale e nemmeno un vero annuncio: il tablet è semplicemente comparso sul sito globale dell’azienda, completo di una scheda tecnica quasi del tutto dettagliata. Un debutto silenzioso che lascia più domande che certezze, soprattutto considerando che manca ancora un’informazione chiave come il chipset utilizzato.
Guardando con attenzione alle specifiche, appare subito evidente come Huawei MatePad 11.5 S 2026 sia, di fatto, una versione globale quasi identica del MatePad 11.5 S 2025, presentato ad agosto scorso esclusivamente per il mercato cinese. Le differenze ci sono, ma risultano marginali e, per certi versi, sorprendenti. La più evidente riguarda il software: invece di un’evoluzione, si assiste a un passo indietro, con il passaggio da HarmonyOS 5.0 alla versione 4.3. Una scelta che potrebbe essere legata a questioni di compatibilità internazionale, ma che comunque colpisce in un prodotto che porta nel nome l’anno 2026.
Un’altra piccola rinuncia riguarda la connettività fisica, con il downgrade della porta USB da standard 3.1 a 3.0. Nulla che cambi radicalmente l’esperienza d’uso per la maggior parte degli utenti, ma è un dettaglio che contribuisce a rafforzare la sensazione di trovarsi davanti a un “refresh” più che a un vero nuovo modello.
Anche la gamma di colorazioni risulta più limitata rispetto alla variante cinese, ulteriore segnale di una proposta pensata con maggiore prudenza per il mercato globale. Per il resto, le caratteristiche restano di livello e confermano la solidità del progetto originale. Il display è uno dei punti di forza: un pannello IPS da 11,5 pollici con risoluzione 2800×1840 pixel e una densità elevata, capace di arrivare fino a 144 Hz di frequenza di aggiornamento. Huawei continua a puntare molto sull’esperienza visiva, offrendo anche varianti con trattamento Soft Light o PaperMatte, pensate per ridurre i riflessi e affaticare meno la vista, soprattutto durante la lettura o l’uso prolungato.
Sul fronte delle prestazioni, Huawei continua a mantenere il massimo riserbo sul chipset. Per il modello 2025 si parlava del Kirin T92B, una soluzione proprietaria in grado di superare il milione di punti su AnTuTu, ma per il MatePad 11.5 S 2026 non c’è alcuna conferma ufficiale. È plausibile che si tratti dello stesso chip, ma finché l’azienda non chiarirà questo aspetto, resterà uno dei principali punti interrogativi del tablet. La dotazione di memoria è invece generosa e coerente con un prodotto pensato anche per la produttività. Sono previste configurazioni con 12 GB di RAM e 256 o 512 GB di spazio di archiviazione, senza possibilità di espansione tramite microSD.
La batteria da 8.800 mAh promette un’autonomia solida, supportata da una ricarica rapida da 40 W, mentre il comparto fotografico rimane essenziale, con una fotocamera posteriore da 13 megapixel e una anteriore da 8 megapixel, più che sufficienti per videochiamate e scansioni occasionali. Manca il supporto alle reti mobili, scelta ormai abituale per molti tablet di questa fascia, compensata però dalla presenza del Wi-Fi 6. Dimensioni e peso contenuti completano il quadro di un dispositivo sottile, leggero e orientato a un uso quotidiano versatile.