Google presenta i top gamma Pixel 7 e Pixel 7 Pro con tante novità

Con un evento ricco di frecciatine ad Apple, Google ha presentato i nuovi Pixel 7 e 7 Pro con processori proprietari Tensor G2, chip di sicurezza Titan M2, e notevoli migliorie sia nella fotografia che nell'autonomia.

Google presenta i top gamma Pixel 7 e Pixel 7 Pro con tante novità

All’evento Pixel, organizzato sul palco del National Sawdust di Brooklyn, Google ha presentato diversi prodotti, anche in ambito domotica, anche se a rubare la scena sono stati quelli relativi al segmento wearable e mobile, che si è distinto per un tablet e i due top gamma di seguito illustrati in veste di Google Pixel 7 (da 649 euro) e 7 Pro (da da 899 euro) che, al pari di diversi prodotti realizzati da Google, impiegano “materiali riciclati” (alluminio riciclato al 100% e acciaio inossidabile riciclato all’80%).

I due smartphone, già in pre-ordine (con in omaggio 3 mesi di YouTube Premium e Google One), impermeabili IP68, condividono l’estetica, grosso modo non molto cambiata rispetto ai modelli dello scorso anno, con un foro nello schermo per la selfiecamera, il frame in alluminio opaco e, sul retro, con una perfetta fusione rispetto alle bande laterali, un blocco in rilievo più stretto rispetto al 2021, con la differenza che il modello base ha solo un’isola ellittica atta a ospitare due sensori, mentre il 7 Pro aggiunge poco distante anche un cerchietto, per la terza fotocamera posteriore. In tema di colorazioni, il Pixel 7 è previsto nelle nuance Obsidian, Snow, Lemongrassa, mentre il Pixel 7 Pro arriva in Obsidian, Snow, Hazel.

Sul piano delle specifiche, il Pixel 7 (155,6 x 73,2 x 8,7 mm per 197 grammi) annovera, protetto da un vetro Gorilla Glass Victus, un display OLED da 6.3 pollici, piatto, risoluto in FullHD+ (2400 x 1080 pixel) con un refresh rate a 90 Hz, 416 PPI, un aspect ratio a 20:9, 1.400 nits di picco, HDR, always on, contrasto superiore a 1.000.000:1, 16 milioni di colori 24-bit: la selfiecamera, inclusa nel foro al centro, arriva a 10.8 megapixel (f/2.2, 92.8°, riconoscimento facciale migliorato via apprendimento automatico, selfie agevolati per gli ipovedenti con una inquadratura guidata da animazioni visive ad alto contrasto, indicazione audio precise e feedback tattile) mentre, dietro, assieme al Flash Dual-LED, la doppia fotocamera prevede un sensore principale da 50 (f/1.85, 1/1.31″, 82°, 1.2 μm, LDAF, OIS, EIS, Quad Bayer per foto da 12.5 mpx molto nitide e senza rumore, Super Res Zoom fino all’8x con risultati analoghi a un teleobiettivo 2x)  e un ultragrandangolo (114°) da 12 megapixel (f/2.2, 1.25 μm, correzione della lente), con Flash LED sulla destra del bumper: tra le funzionalità, il comparto fotografico annovera zoom digitale 10x, Real Tone (per migliorare il tono della pelle sulle persone dicolore), Photo Unblur (per migliorare foto vecchie, anche sfocate), foto nitida (per ridare vita a foto sfocate da altri telefoni), gomma magica, Modalità Foto notturna con metà del tempo di esposizione, video HDR a 10 bit, Movie Motion Blur per video cinematografici, video più vivaci quando condivisi grazie alla collaborazione con Snap, TikTok e YouTube, e video sino al 4K a 60 fps stabilizzati e con audio nitido. Sul versante audio, vi sono due speaker stereo e tre microfoni con soppressione del rumore.

Ad animare il Pixel 7 bada il processore octacore (2.85GHz) Tensor G2 (60% di velocità in più per l’apprendimento automatico e il 20% di efficienza in più, aiuto nella funzione denoiser per togliere le sfocature alle foto) provvisto di GPU ARM Mali G710 MP07, col chip di sicurezza Titan M2 che si occupa di crittografare password e informazioni biometriche stoccate (fornite dallo sblocco facciale e dallo scanner per le impronte digitali nascosto sotto il display) all’insegna di una sicurezza coltivata anche con 5 anni di aggiornamenti, una sezione Sicurezza e privacy ridisegnata (per mostrare dove vengono condivise le info degli utenti) che arriverà per prima sui Pixel, i dati elaborati in locale e non inviati, e una VPN per navigare online: ovviamente, rimane confermato il rilevamento degli incidenti stradali introdotto ben 3 anni fa. La RAM, da 8 GB, LPDDR5X, fa coppia con 128 o 256 GB di storage UFS 3.1 a seconda della configurazione.La batteria, da 4.355 mAh con carica rapida (50% di carica in circa 30 minuti) a 30W via Type-C 3.2 gen 2, assicura 24 ore di autonomia, e gode anche della carica wireless a 23W e di quella inversa: l’autonomia sarà di 72 ore in modalità Risparmio batteria estreme. Le connettività sono il Dual SIM con supporto all’eSIM, il Wi-Fi 6E, il Bluetooth 5.0, il GPS (Glonass, Galileo, QZSS), e b.

Passando al Pixel 7 Pro (162,9x 76,6 x 8,9 mm per 212 grammi), il display, meno curvo di quello del 6 Pro, luminoso sino a 1.500 nits (luminosità di picco superiore del 25%), si rivela essere un OLED da 6.7 pollici, con la risoluzione che sale al QHD+ (512 PPI, 3120 x 1440 pixel) e, trattandosi di un pannello LTPO; un refresh rate da 120 a 10 Hz (sebbene Samsung Galaxy S22 e iPhone 14 scendano a 1). Altre specifiche menzionano HDR, contrasto > 1.000.000:1, 16 milioni di colori 24-bit e uno screen to body del 19,5:9. Anche qui lo scanner per le impronte digitali è celato sotto lo schermo.

La fotocamera frontale è sempre da 10.8  megapixel, ma dietro, ove si nota una finitura in alluminio lucidato per la protuberanza della fotocamera, si ha una triplice fotocamera in cui, assieme ai già visti sensore principale da 50 e ultragrandangolo da 12 megapixel del modello base, va ad aggiungersi il teleobiettivo da ben 48 megapixel (f/3.5, 0.7 μm, 125,8°). In tema di funzionalità, in questo caso oltre alle funzioni già viste nel Pixel 7 base (anche per la selfiecamera), vi è il Macro Focus (il polline su un fiore o le gocce di pioggia ripresi  grazie all’ultragrandangolo ampliato del 21%, e alla qualità fotografica HDR+ a soli 3 cm), gli scatti resi più chiari via apprendimento automatico fondendo le foto della fotocamera principale con quella del teleobiettivo, e lo zoom digitale 5x e Super Res Zoom fino al 30x (per tanti dettagli anche a foto molto ingrandite come fosse un teleobiettivo 10x). L’audio rimane affidato a due speaker stereo e tre microfoni con cancellazione del rumore.

Per la sezione elaborativa, vi è un piccolo upgrade. Il processore Google Tensor G2 affiancato in tema di sicurezza dal chip Titan M2, nelle configurazioni da 128, 256, 512 GB di storage, può però contare su più RAM, pari a 12 GB. La batteria sale a 5.000 mAh di capienza, ma la ricarica rapida si mantiene a 30W: è sempre presene la ricarica inversa e quella wireless da 23W. Le connettività sono le stesse del modello base.

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