FOSSiBOT ha recentemente lanciato il suo secondo smartphone, il FOSSiBOT S3, un dispositivo che si distingue per alcune caratteristiche peculiari, ma che presenta anche alcuni limiti, soprattutto per quanto riguarda le prestazioni hardware. Con un design unico, dotato di uno schermo a cascata e di un secondo display sul retro, il FOSSiBOT S3 si presenta come un dispositivo interessante per gli appassionati di smartphone, ma anche come una scelta controversa per chi cerca prestazioni elevate.
Il FOSSiBOT S3 si distingue per il suo schermo principale da 6,67 pollici AMOLED con risoluzione Full HD+ (1080×2400) e una luminosità massima di 1800 nit. Sebbene non offra un refresh rate elevato (si ferma a 60 Hz), la qualità del display è elevata, con una gamma di colori che raggiunge un miliardo di tonalità grazie alla profondità di colore a 10 bit. L’uso di un pannello AMOLED garantisce neri profondi e un buon contrasto, ma potrebbe non essere abbastanza per gli utenti più esigenti in termini di fluidità grafica. La vera sorpresa del design è il piccolo schermo aggiuntivo sul retro del dispositivo, un display rotondo da 1,09 pollici con una risoluzione di 240×240 pixel. Questo schermo, che potrebbe sembrare una caratteristica curiosa e non particolarmente utile, offre un’esperienza secondaria che potrebbe essere interessante per chi ama avere un secondo display per notifiche rapide o per un’ulteriore personalizzazione del dispositivo.
Il FOSSiBOT S3, purtroppo, non eccelle nel reparto prestazioni. Il chipset MediaTek Helio G85, presente nel dispositivo, è un processore che ormai è considerato datato, con punteggi di circa 270.000 punti su AnTuTu. Questo lo rende adeguato per attività quotidiane, ma non adatto per operazioni complesse come il gaming di alto livello o l’uso intensivo di applicazioni professionali. La memoria di 6 GB di RAM e 128 GB di memoria interna è nella media, ma il vassoio ibrido per la scheda di memoria limita la possibilità di espandere facilmente lo spazio di archiviazione.
La batteria da 5.000 mAh è un punto positivo, garantendo una buona autonomia, ma la ricarica rapida da 18 W è lenta rispetto agli standard odierni, dove dispositivi con ricariche fino a 65 W o più stanno diventando comuni. Il comparto fotografico del FOSSiBOT S3 è composto da una fotocamera principale da 64 MP con sensore Sony IMX682, un modulo che è stato lanciato nel 2019 e che, sebbene non sia il più moderno, offre comunque buoni risultati in condizioni di luce adeguata. La fotocamera secondaria da 2 MP è una macro che sembra destinata a un uso limitato, mentre la fotocamera frontale da 8 MP è sufficiente per i selfie ma non eccelle in termini di qualità. Il dispositivo è dotato di una varietà di sensori, tra cui NFC, giroscopio, bussola e un lettore di impronte digitali sotto il display.
È interessante notare la presenza di Android 14 come sistema operativo, personalizzato con l’interfaccia FOSSiBOT, che offre un’esperienza software relativamente pulita.