Blackview lancia Zeno 1, Active 5 e Oscal Pad 90 Pro: tre tablet economici tra funzionalità smart, resistenza estrema e aggiornamenti mirati

Con i nuovi Zeno 1, Active 5 e Oscal Pad 90 Pro, Blackview amplia la propria gamma tablet puntando su design compatti, chip Unisoc T615 e Android 15, offrendo soluzioni versatili per studenti, lavoratori in mobilità e utenti essenziali.

Blackview lancia Zeno 1, Active 5 e Oscal Pad 90 Pro: tre tablet economici tra funzionalità smart, resistenza estrema e aggiornamenti mirati

Nel competitivo mercato dei tablet economici, Blackview torna alla carica con tre nuovi modelli destinati a segmenti diversi ma accomunati da una filosofia chiara: offrire soluzioni accessibili, funzionali e con qualche trovata distintiva per conquistare chi cerca un dispositivo senza fronzoli ma con carattere. Che si tratti del curioso piedistallo pieghevole dello Zeno 1, della corazza a prova di ambiente ostile dell’Active 5 o del leggero restyling hardware dell’Oscal Pad 90 Pro, l’obiettivo è intercettare diverse esigenze quotidiane con dispositivi Android aggiornati e pronti all’uso. In un panorama dominato da giganti come Samsung e Lenovo, Blackview gioca la carta dell’ingegno e della semplicità per ritagliarsi uno spazio tra i modelli più abbordabili.

Blackview Zeno 1: il tablet economico con la “zampa” pieghevole che fa la differenza

Nel panorama affollato dei tablet entry-level, Blackview prova a distinguersi lanciando il nuovo Zeno 1, un dispositivo Android che, pur con specifiche modeste, cattura l’attenzione per una caratteristica tanto semplice quanto ingegnosa: una curiosa zampa-postazione pieghevole, utile per tenere in piedi il dispositivo durante l’uso da tavolo. Nonostante la comunicazione ufficiale della casa cinese si perda in roboanti dichiarazioni sull’intelligenza artificiale, il dispositivo è in realtà un prodotto ultra-basico, destinato alla fascia più bassa del mercato, ma con qualche trovata originale che merita una menzione.

Il Blackview Zeno 1 adotta un display IPS da 8 pollici con risoluzione di appena 800×1280 pixel (189 ppi), un pannello che non brilla né per definizione né per fluidità, fermandosi a 60 Hz. È ideale per chi cerca un terminale compatto per navigazione, social e contenuti leggeri, senza pretese multimediali avanzate. Interessante, però, il touch sampling rate a 180 Hz, che potrebbe restituire una reattività decente nell’uso quotidiano. A bordo troviamo il chipset Unisoc T615, già visto in altri dispositivi budget-oriented.

Le prestazioni sono limitate (circa 300.000 punti su AnTuTu), ma sufficienti per compiti di base. Il tablet viene proposto in due configurazioni di memoria: 4 GB di RAM con 64 GB di archiviazione, oppure 6 GB di RAM con 256 GB di storage, entrambe espandibili fino a 2 TB via microSD, grazie a un doppio slot nano-SIM ibrido.

Sul fronte autonomia, Zeno 1 integra una batteria da 6.000 mAh, in linea con le dimensioni contenute del dispositivo (198,6 x 125,9 x 8,2 mm per 336 grammi), ma con ricarica lenta da 10 W, che rappresenta uno dei principali limiti pratici. Anche il comparto fotografico è piuttosto basilare, con due sensori da 8 megapixel, uno frontale e uno posteriore, senza autofocus né funzionalità avanzate. A sorprendere davvero è l’accessorio incluso nella confezione: una base pieghevole che si aggancia magneticamente (o forse meccanicamente, i dettagli restano incerti) e consente di utilizzare il tablet in modalità stand, per videochiamate o visione di contenuti, trasformandolo quasi in un mini smart display. L’elemento estetico è completato da una gamma cromatica vivace che affianca al classico nero anche tonalità più vivaci, per un tocco giovane e informale.

Completano la dotazione la presenza di Android 15 con interfaccia DokeOS_P 4.2, connessione LTE su un’ampia gamma di bande, GPS completo (con supporto Galileo), porta USB-C con OTG, ma senza lettore di impronte né NFC. Non è ancora noto il prezzo ufficiale, ma si prevede un posizionamento sotto i 150 euro, che renderebbe il Blackview Zeno 1 una proposta allettante per chi cerca un tablet economico, dotato però di qualche trovata funzionale come la zampa-piedistallo.

Blackview Active 5: il nuovo tablet robusto e compatto con possibili funzioni NFC

Il mercato dei dispositivi rugged si arricchisce di una nuova proposta: Blackview ha appena annunciato il suo ultimo tablet resistente, l’Active 5. Pensato per chi necessita di un dispositivo affidabile in condizioni estreme, questo modello si presenta con tutte le caratteristiche tipiche di un “rugged” robusto, ma in un formato compatto e maneggevole.

Per quanto riguarda la protezione, Blackview non lascia nulla al caso: Active 5 vanta certificazioni IP68 e IP69K, che garantiscono resistenza a polvere, immersioni e getti d’acqua ad alta pressione, oltre alla conformità allo standard militare MIL-STD-810H, sinonimo di robustezza e resistenza agli urti, alle vibrazioni e alle temperature estreme. Il corpo è rinforzato e il peso complessivo è di 510 grammi, un valore importante che riflette la solidità del dispositivo.

L’hardware, tuttavia, punta più sulla praticità che sulla potenza pura. Il chipset scelto è il noto Unisoc T615, già visto su diversi dispositivi economici, con performance modeste e un punteggio AnTuTu intorno ai 300.000 punti. La memoria RAM da 8 GB è invece un buon compromesso per garantire fluidità nell’uso quotidiano, mentre lo spazio di archiviazione di 128 GB, benché non elevatissimo, può essere ampliato con schede microSD fino a 2 TB, aspetto fondamentale per chi necessita di molto spazio per file e app.

Il display è un pannello IPS da 8,68 pollici con risoluzione non elevata (800 x 1340 pixel, 180 ppi), ma la frequenza di aggiornamento sale a 90 Hz, una scelta insolita e interessante per un tablet di questa fascia. La tecnologia consente inoltre di utilizzare il dispositivo anche con i guanti, rendendolo adatto a chi lavora in ambienti difficili.

La batteria da 6.600 mAh assicura una buona autonomia, anche se la ricarica veloce è limitata a 18 watt, quindi non rapidissima. Dal punto di vista fotografico, Blackview ha optato per soluzioni semplici ma funzionali: una fotocamera principale da 16 megapixel con autofocus e flash, e una frontale da 13 megapixel senza flash né autofocus.

Tra le connettività, spicca il supporto LTE per la navigazione internet mobile e la presenza di un lettore di impronte digitali posizionato lateralmente. Ma la vera curiosità riguarda l’inclusione di un modulo NFC, menzionato solo di sfuggita ma che potrebbe rivelarsi una novità gradita per un dispositivo rugged, ampliandone le funzionalità soprattutto per i pagamenti contactless o per lo scambio rapido di dati.

Blackview Active 5 arriverà con Android 15 e l’interfaccia DokeOS P 4.2, offrendo un sistema operativo moderno e aggiornato. Le dimensioni compatte e lo spessore di 12,3 mm completano il profilo di un tablet pensato per l’uso pratico, anche in situazioni estreme.

Il prezzo e la disponibilità non sono stati ancora comunicati, ma la combinazione di robustezza, schermo sufficientemente ampio e caratteristiche tecniche equilibrate rendono l’Active 5 un dispositivo interessante per chi cerca un tablet resistente senza troppe pretese di potenza.

Oscal Pad 90 Pro: piccolo upgrade tecnico, ma poche emozioni

Il nuovo Oscal Pad 90 Pro, proposto dal sub-brand di Blackview, rappresenta un aggiornamento minimale del modello precedente, lasciando inalterata la scocca e introducendo solo lievi miglioramenti interni. Il cambiamento principale riguarda l’adozione del chipset Unisoc T615 al posto del più datato T606, con un salto di performance marginale (da circa 260.000 a 300.000 punti su AnTuTu), affiancato da un’espansione della memoria interna: ora il tablet offre 8 GB di RAM e 256 GB di archiviazione, espandibili fino a 2 TB tramite microSD.

Il display da 11 pollici passa da una risoluzione HD a una più accettabile Full HD (1.920 x 1.200 pixel), garantendo una migliore esperienza visiva, anche se resta sconosciuta la frequenza di aggiornamento, probabilmente bloccata a 60 Hz. La batteria da 7.700 mAh rimane invariata rispetto al modello precedente, ma la ricarica si ferma ancora a soli 10 W, un limite piuttosto evidente per un dispositivo del 2025. Il comparto fotografico non entusiasma, con sensori da 13 e 8 megapixel senza funzioni avanzate.

Oscal Pad 90 Pro integra Android 15 con interfaccia DokeOS_P 4.2, supporta le reti LTE e propone un corpo in metallo dal peso di 534 grammi. Il tutto restituisce l’impressione di un tablet funzionale per usi basilari, ma ben lontano dal rappresentare una proposta davvero competitiva o innovativa, soprattutto se il prezzo finale non dovesse mantenersi molto contenuto.

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