Al via il crowdfunding per TechZis Primophone, lo smartphone salentino

Da poche ore è possibile finanziare, sul crowdfunding di "Produzioni Dal Basso", il progetto del primo top di gamma "leccese" con super hardware a prezzo d'occasione. Ecco i dettagli del progetto "Primophone" e come supportarlo.

Al via il crowdfunding per TechZis Primophone, lo smartphone salentino

Una delle qualità preponderanti degli smartphone cinesi è di unire, sovente, l’alta tecnologia – anche realizzativa – a prezzi decisamente molto accessibili. Ebbene, tra non molto, potrebbe esistere anche uno smartphone tutto italiano rispondente a tali requisiti. Ecco a voi il progetto, frutto di uno staff leccese, noto come “Tech Zis Primophone“.

Il progetto Primophone si deve ad un appassionato di elettronica, Luciano Bortone, che – nel tempo libero – si divertiva a riparare smartphone, tablet e computer. Da lì nacque l’idea di progettare lo smartphone dei propri sogni nei minimi dettagli: il disegno della scocca e la scelta della componentistica interna. Nel Luglio del 2013, nasceva Primophone e l’azienda destinata a portarlo avanti, la Tech Zis con base a Ugento, nel leccese.

Primophone, però, si arenò per la mancanza di fondi pubblici e per la scarsa diffusione, allora, del crowdfunding. Di recente, però, grazie allo sblocco di diversi fondi per l’innovazione, Primophone è ripartito profondamente rinnovato nell’estetica e nella componentistica, pienamente all’altezza di un top di gamma 2016.

A livello tecnico, infatti, Primophone annovera un display IPS FullHD da 5.5 pollici (401 PPI) che, grazie alla tecnologia Mediatek Miravision, è in grado di migliorare la leggibilità all’aria aperta, la resa dei volti e la scorrevolezza dei filmati. All’interno della sua cornice troviamo una fotocamera anteriore da 5 megapixel, per i selfie, mentre – sul retro – troviamo la fotocamera posteriore da 13,13 megapixel con sensore Sony SONY IMX214 a 6 lenti retroilluminate: grazie alle opportune implementazioni, questa postcamera gira video a 4k e scatta foto in HDR. Poco sotto la fotocamera principale, sempre sul retro, troviamo anche un sensore biometrico per gestire la sicurezza del device e delle transazioni con esso effettuate.

Il comparto logico si basa su un terzetto all’altezza della situazione: un processore Mediatek deca-core 64 bit HelioX20 da 2.5 GHz, una GPU ARM Mali 780 MHz, e un banco di RAM da 3 GB. Quanto basta per reggere il segmento multimediale poc’anzi visto e per offrire scorrevolezza d’esecuzione anche alle più recenti app. Lo spazio fisico per i dati sarà garantito da una memoria, espandibile di 128 GB via microSD, di 32/64 GB secondo i tagli previsti.

Le possibilità di espansione esterne sono offerte dal supporto a OTG, Miracast, Bluetooth 4.0 e GPS mentre la connettività annovera il classico WiFi residenziale ed il veloce 4G LTE per navigare in mobilità. Ovviamente, come in ogni device mobile che si rispetti, la dotazione di sensori è assortita e variegata: accelerometro, prossimità, giroscopio, e luminosità.

L’autonomia di questo pratico (155 X 71,4 X 8,1 mm) Primophone è assicurata dalla scelta di una batteria da 3500 mAh bella capiente e dall’adozione del recente ed attuale Android Marshmallow 6.0.

Per potersi accaparrare il primo top di gamma italiano, anzi – precisiamo – pugliese della storia della tecnologia, è necessario supportarne la campagna di crowdfunding su “Produzioni Dal Basso” ove si può scegliere il Tech Zis Primophone da 32 GB a 249 euro o il Primophone da 64 GB con appena 30 euro in più, a 279 euro (spedizione a parte).

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