Wilbur Smith, il celebre narratore di storie e romanzi che ci portano nella storia, a partire dall’antico Egitto fino ai secoli prossimi al nostro, ritorna con un nuovo romanzo intrigante e molto avvincente che spazierà in molto aree del nostro pianeta, vedendo il protagonista navigare fra gli oceani e giungere in terre sconosciute. Il nuovo romanzo si intitola “Il giorno della tigre“.
Il protagonista è sicuramente già conosciuto dai molti lettori di questo scrittore, e lo hanno conosciuto nei romanzi precedenti di questa trilogia di avventura, “Monsone” e “Orizzonte“: si tratta di Tom Courteney, uno dei quattro figli di Sir Hal Courteney, comandante di navi dell’impero britannico che ha viaggiato a lungo in giro per il mondo.
Tom Courteney parte dalla sua residenza in Africa Orientale, una regione del Continente Nero che a lungo è stata dominata dagli uomini di Sua Maestà fino agli anni 1950-1960, quando ogni paese ha preso l’indipendenza. Tom, che vive nel periodo d’oro delle esplorazioni via mare e della dominazione inglese, il diciottesimo secolo, L’ufficiale britannico salpa con le proprie navi all’esplorazione di nuove terre, spingendosi verso Est.
La nave ammiraglia di Courteney e le sue navi satellite attraccheranno in terre ancora parzialmente sconosciute all’uomo occidentale, quelle che vanno dall’India fino alle isole del Sud Est asiatico, e il protagonista, in modo inevitabile, si imbatterà in pericoli e nuove civiltà il cui contatto con queste terre genererà azione e suspence nel lettore che leggerà con passione le righe di ogni pagina.
Courteney viaggierà a lungo nell’Oceano Indiano e nei mari minori che circondano l’Asia Orientale ed esplorerà terre nuove e meravigliose, fino a che non troverà un luogo magico nel quale portare la propria famiglia e dare un futuro alla propria stirpe dei Courteney, più roseo e felice.
Wilbur Smith fa partire il tutto dall’Africa, la terra tanto amata dallo scrittore, nella quale ha vissuto gran parte della propia vita. E’ importante sapere che il libro può essere letto, senza il rischio di perdersi qualcosa che non si sa, anche senza avere in passato sfogliato le pagine dei due romanzi precedenti: questa lettura è elettrizzante e, coloro che apprezzano l’avventura in terre esotiche, apprezzerà con piacere la sapiente narrazione di Smith.