"Ti voglio bene come nei film", l’ultimo libro di Mimmo Parisi

Un romanzo in cui il passaggio dalla fanciullezza all’adolescenza diventa per i protagonisti, due ragazzi e una ragazza, una stagione epica che li accompagnerà per sempre.

"Ti voglio bene come nei film", l’ultimo libro di Mimmo Parisi

La crisi economica che ha scosso l’Europa e gran parte dell’Occidente non poteva passare inosservata agli occhi degli scrittori. Tra questi ultimi, Mimmo Parisi, autore del fortunato “Sono tornati i braccialetti rossi”, ha voluto usare proprio questa temperie come sfondo per il suo nuovo romanzo, dal titolo “Ti voglio bene come nei film“, il libro di 203 pagine pubblicato da Stile LIBeRO lo scorso 23 febbraio.

La storia raccontata con stile disinvolto e terminologia sobria, parte da lontano. Affonda le sue radici negli ultimi bagliori del morente secondo millennio. Tratta di un gruppo di coetanei che, come succede spesso negli agglomerati umani, costruisce la propria fanciullezza inseguendo piccoli sogni, crea le proprie leggende e regolarizza i caratteri dei suoi componenti.

In quel piccolo insieme di futuri rappresentanti della società futura, nascono simpatie e lotte, leggere ma pur sempre preparatorie a una convivenza dove ha la meglio chi sgomita di più, e sentimenti che avviano gli inesperti e minimalisti viaggiatori verso l’amore. Per due di questi ragazzi il tema sentimentale avrà ripercussioni che li accompagneranno per molto tempo. I protagonisti principali sono Mirko Fede, due fratelli, e Morgana.

I primi due, su quel crinale che sancisce il passaggio da una terra abitata dalla leggiadria della fanciullezza verso la più complicata adolescenza, subiscono il fascino in fieri della loro amichetta, che inizia a trasformarsi in qualcosa che non conoscono. Ha la meglio Fede. Quindi l’autore mette da subito in chiaro che a subire l’insulto dell’angolo del ring è il disperato Mirko.

Questo romanzo titolato con nonchalance “Ti voglio bene come nei film”, si caratterizza anche per il comportamento corretto che il contendente in perdita conduce con convinzione. Avrebbe potuto regolare i conti e le sue aspettative nei riguardi della ragazzina, che ormai maturava come una spiga bionda sotto il sole della sua età, in altri modi. In fondo in amore e in guerra tutto è permesso. Ma Mirko si astiene da comportamenti guerreschi.

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