Save the Children presenta l’Atlante dell’Infanzia "Bambini, Supereroi"

Uscirà a dicembre nelle librerie italiane l’Atlante dell’infanzia (a rischio) "Bambini, Supereroi" sui bambini che hanno bisogno di «superpoteri» per sopravvivere in situazioni di estrema povertà. Sono migliaia di bambini in Italia che vivono in questa situazione

Save the Children presenta l’Atlante dell’Infanzia "Bambini, Supereroi"

In Italia ci sono famiglie che non hanno il riscaldamento, almeno quattro su dieci d’inverno soffrono il freddo. Dalle case non riscaldate alle bronchiti o alle malattie cardiovascolari il passo è breve. Se la media europea ne conta il 24,7%, l’Italia ha il triste primato del 39%. Una situazione che viene descritta e fotografata in tutta la sua gravità da Save the Children con i dati che saranno contenuti nel nuovo Atlante dell’Infanzia (a rischio) “Bambini, Supereroi”.

In queste abitazioni sono evidenti le tracce di muffa alle pareti e i soffitti che gocciolano. In queste case umide abita un bambino su quattro. A causa del basso reddito familiare un bambino su dieci abita case non sufficientemente illuminate. I bambini e i ragazzi che vivono in zone ad alta e medio-alta pericolosità sismica sono 5,5 milioni.

Nel dossier si rileva che le povertà economiche come anche quelle educative dei genitori lasciano un segno sulla vita dei bambini già al momento della nascita. Sono davvero molte le donne che non effettuano visite di controllo durante la gravidanza, e spesso sono quelle con poca o nessuna scolarizzazione.

Oggi, secondo l’Istat, più di 1,1 milioni di bambini e ragazzi vivono in povertà assoluta, condizione che tra il 2005 e il 2015 si è triplicate nelle famiglie che hanno almeno un minore, (dal 2,8% al 9,3%). L’8,6% di famiglie del Nord vivono in povertà assoluta, molte di queste famiglie sono immigrate, mentre nel Mezzogiorno se ne calcola il 10,9%.

Secondo le stime dell’Eurostat, l’Italia affronta la povertà solo marginalmente se la quota sociale destinata a infanzia e famiglie è quasi pari alla metà della media europea (4,1% rispetto all’8,5%), così pure i fondi che dovrebbero far superare l’esclusione sociale sono inferiori (0,7%) alla media europea (1,9%). Con la Romania e la Grecia siamo il fanalino di coda: il piano welfare in atto sembra essere poco efficace.

La natalità in Italia ha un record negativo si parla di 8 nati ogni 1.000 residenti. Sono pochi davvero i bambini eppure c’è speranza in loro, dai laboratori fatti con 130 ragazzi e ragazze tra i 14 e i 22 anni è emerso che “se i ragazzi potessero vestire i panni di veri e propri Supereroi, utilizzerebbero i loro SuperPoteri per dar voce ai propri bisogni inespressi, per risolvere i problemi e il disagio che affliggono l’infanzia e per rendere il mondo un posto più giusto e senza discriminazioni”.

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