“Paula” è un romanzo di Isabel Allende pubblicato da Feltrinelli nel 1995. In questo romanzo, la scrittrice cilena, diventata famosa in tutto il mondo, grazie a “La casa degli spiriti”, si mette a nudo, raccontandosi e scoprendo le sue emozioni più grandi e vere. Il modo in cui la Allende racconta il suo dramma è ammirevole e allo stesso tempo estremamente rispettoso.
In questo romanzo la scrittrice cilena racconta dell’immenso dolore per la malattia della figlia Paula, appunto. La figlia è affetta da porfiria, una malattia genetica. La scrittrice racconta del lungo calvario vissuto al suo capezzale e della forza nel riuscire a vivere quei momenti terribili e difficili. La Allende si racconta in modo onesto come mai ha fatto.
La vicinanza al capezzale della figlia, la sua lotta alla vita e la capacità di non farsi sopraffare da quel dolore sono la base di questo romanzo. Un romanzo in cui non solo si racconta di Paula che diventerà famosa in tutto il mondo, ma anche della vita della scrittrice, della sua famiglia e di come si riesca a superare il dolore per la sua perdita.
Questo romanzo non è e non vuole essere solo una elaborazione del lutto, ma anche un modo per continuare a credere, a sperare, a non arrendersi e continuare a combattere, anche quando la vita è difficile.
Con questo romanzo, la scrittrice vuole essere vicino a tutti coloro che hanno perso qualcuno di importante, dando loro supporto, sostegno e affetto perché le persone che abbiamo amato non se ne vanno veramente finché continuiamo a ricordarle. Una lezione importante e preziosa da una delle più grandi scrittrici di sempre che ci aiuta a superare il dolore.