Nobel per la Letteratura 2014 a Patrick Modiano

Patrick Modiano ha vinto il Nobel per la letteratura. L'autore ebreo-francese ha origini italiane ed è stato scelto dall'Accademia Reale di Svezia come "nuovo Proust della nostra epoca"

Nobel per la Letteratura 2014 a Patrick Modiano

Il Nobel per la letteratura 2014 è stato assegnato allo scrittore francese Patrick Modiano. L’Accademia Reale Svedese ha così motivato la sua scelta: “per l’arte della memoria con la quale ha evocato i destini umani più inafferrabili e svelato la vita reale durante l’Occupazione“. Modiano, che è anche scrittore e sceneggiatore, è figlio di Albert Modiano, un ebreo francese ma di origini italiane, e di un’attrice belga di origine fiamminga, di nome Louisa Colpijn.

L’opera di Modiano esprime in maniera esemplare la ricerca di un tempo perduto, il costante desiderio di dare una soluzione a qualcosa di non chiaro, di ricostruire dunque un quadro dapprima confuso del passato, per guardarlo in faccia e confrontarsi. Nel caso di Modiano, in cui il passato gli fa venire davanti sempre il volto del padre, lo costringe ad analizzare la posizione paterna, quella di un ebreo francese di origini italiane, compromesso con il regime di Vichy. Ed è questo enigma che Modiano ripresenta sempre nelle sue opere, in cui si riflette la sua incapacità nel comprendere quel destino, che con la ricerca dell’identità, insieme al tema della Francia divisa in due dal collaborazionismo, rappresentano i due temi ricorrenti della sua opera.

I suoi personaggi hanno sempre qualcosa di enigmatico, di misterioso, di incomprensibile e Parigi viene descritta in tutto il suo fascino. Il risultato è una sorta di quadro surrealista che cattura e invita alla lettura. La città, che rimanda alle strade e i caffè vissuti nella giovinezza di Modiano e che oramai non ci sono più, rimane eterna grazie alla sua scrittura e per questo i ricordi emergono veri e reali.

Ecco cosa dice Modiano in una delle sue interviste a Repubblica del 2010: “Nel romanzo classico – che è psicologico e realistico – lo scrittore era una specie di Dio che controllava i personaggi come marionette. Oggi non è più così. I personaggi sfuggono di mano al romanziere, rivendicando la loro autonomia. Ma proprio perché sono più indipendenti, acquistano anche maggior verità. Anche per questo scrivere non è facile. È come avanzare sulle sabbie mobili. Si ha sempre l’impressione di sprofondare e di perdersi, ma poi all’ultimo momento, miracolosamente, si riesce ad andare avanti”. Una capacità che  l’Accademia Reale di Svezia ha riconosciuto a Modiano.

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