Lucca Comics, Zerocalcare non ci sarà: “Il patrocinio di Israele per me è un problema"

A pochissimi giorni dall'inizio della manifestazione, Zerocalcare ha dichiarato che non potrà essere presente al Lucca Comics & Games 2023, spiegandone il motivo.

Lucca Comics, Zerocalcare non ci sarà: “Il patrocinio di Israele per me è un problema"

Mancano pochissimi giorni all’inizio del Lucca Comics & Games 2023, una delle più vecchie ed importanti fiere in Italia che trattano i giochi in scatola, di ruolo, anime e fumetti. Tra gli ospiti previsti per l’edizione di quest’anno, era previsto anche il fumettista Zerocalcare, diventato ancora più famoso negli ultimi anni grazie alle sue due serie su Netflix, “Questo mondo non mi renderà cattivo” e “Strappare lungo i bordi”.

L’autore romano ha però annunciato sui social che non sarà presente al Lucca Comics, ed ha spiegato le sue motivazioni tramite due storie postate sul suo profilo Instagram ufficiale. “Senza troppi giri di parole“, esordisce il messaggio scritto dal fumettista, “purtroppo il patrocinio dell’ambasciata israeliana su Lucca Comics per me rappresenta un problema“.

La crisi tra Israele e Gaza, dove si contano ormai oltre 6mila vittime e centinaia di migliaia di persone ridotte allo stremo e nell’incertezza più totale su loro futuro, ed il patrocinio di Israele al Lucca Comics fa in modo tale che, in queste condizioni, “per me venire a festeggiare lì dentro rappresenta un corto circuito che non riesco a gestire“.

Zerocalcare si scusa in primis verso la sua casa editrice, la Bao Publishing, e poi nei confronti dei suoi lettori e lettrici che avevano già speso denaro per viaggio e alloggio per spostarsi verso Lucca con l’idea di poterlo incontrarel. “Lucca per me è sempre stato un gigantesco accollo”, scrive il fumettista, “ma anche un momento di calore e di incontro“.

Lo so che quello sul manifesto è un simbolo, ma per molte persone a me care rappresenta in questo momento la paura di non vedere il sole sorgere domattina, le macerie sotto cui sono sepolti i propri cari“, spiega l’autore, aggiungendo di aver visitato Gaza diversi anni fa e di conoscere persone che ancora ci vivono.  “Non è una gara di radicalità, non giudico chi andrà a Lucca e non è una contestazione alla presenza dei due autori del poster“, conclude Zerocalcare.

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