"Libro", l’autobiografia di Maccio Capatonda

Maccio Capatonda, durante la quarantena, ha scritto "Libro", la sua prima autobiografia dedicata alla sua carriera. L'opera è già disponibile su Amazon e nelle librerie.

"Libro", l’autobiografia di Maccio Capatonda

Marcello Macchia, in arte Maccio Capatonda, è uno dei comici più apprezzati dell’ultima generazione. I suoi personaggi, molti di essi presentati durante la trasmissione “Mai Dire” come Mariottide, Padre Maronno e l’ispettore Catiponda sono rimasti nel cuore della gente. Sempre con la Gialappa’s Band ha poi recitato in vari sketch, facendo le parodie dei trailer di alcuni film (i più emblematici sono Mani in alto, Rocchio 47 e L’uomo che usciva la gente).

Insieme alla sua crew, formata da volti amati come Rupert Sciamenna, Herbert Ballerina e Ivo Avido, è stato protagonista di alcuni sketch nella trasmissione “All Music Show“. Negli ultimi anni Maccio Capatonda si è dedicato molto al mondo dei social, non disdegnando però alcune partecipazioni televisive come “The Generi” e un ruolo di doppiatore nel film d’animazione “Angry Birds 2 – Nemici amici per sempre“.

Nella giornata del 24 novembre è uscita la prima autobiografia di Maccio Capatonda, intitolata “Libro” e distribuita da Mondadori Electra. Questo lavoro è stato sin da subito apprezzato dai suoi fan e non, dal momento che è arrivato nelle prime tre posizioni di Amazon.

Sul sito di e-commerce è presente anche una breve sinossi del “Libro”: “Un’autobiografia sincera e profonda in cui il lettore, dopo aver finito di leggere i lunghi preamboli che precedono l’inizio del libro, scopre le passioni segrete di Marcello e come ha fatto a diventare famoso Maccio, come sono nate le produzioni più famose e come ha fatto l’autore a sopravvivere alla tragica, lenta scomparsa dei capelli”.

In questo libro si parla anche della relazione avuta nel 2013 con Elisabetta Canalis, che ha conquistato tutti i settimanali di gossip. Con la sua solita ironia pungente, Capatonda rivela di aver firmato da un tizio vestito da Lele Mora un contratto in cui garantiva l’evitare la fuga di notizie sulla vita privata della Canalis.

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