Amsterdam: un funzionario del Consolato francese ucciso su una panchina sul bordo di un canale, una scarpa da donna rosa nelle vicinanze. Dall’altra parte della città il cadavere di una donna viene rinvenuto sul tetto di una chiatta, indossa una sola scarpa, rosa; come sono legati i due omicidi?
Perché un funzionario del Ministero degli Interni francese si trova già ad Amsterdam prima dell’arrivo di Du Pre, ufficialmente inviato a coadiuvare le indagini? Chi è l’uomo che segue la Duchessa, amante di Du Pre, tra le vie dello shopping?
Un’indagine che assume contorni sempre più complessi quando un agente dei Servizi Segreti svela il vero ruolo della vittima: un intreccio che prende una direzione ignota, quando la stessa Duchessa si lancia in una pericolosa azione di depistaggio. Un caso che lascerà l’amaro in bocca a Due Pre e gli consegnerà a sua insaputa un nuovo alleato.
Il romanzo è piuttosto breve e la narrazione entra immediatamente nel vivo: i personaggi principali li conosciamo già dal precedente romanzo e anche stavolta risultano ben caratterizzati, a tutto tondo; rispetto a Le notti di Mechelen conosciamo meglio i collaboratori di Du Pre, che in precedenza nell’indagine svolta in Belgio erano stati praticamente solo nominati, ma anche Emy e lo stesso ispettore che però allo stesso tempo continuano ad avere ancora dei punti oscuri, questi ultimi soprattutto riguardanti la Duchessa. Purtroppo, così come nel precedente romanzo, ci sono diversi problemi di punteggiatura e alcuni refusi, anche se si nota qualche miglioramento c’è comunque ancora del margine.
La trama è ben strutturata, con alcuni flashback interessanti sul passato dei protagonisti; la suspence rimane alta fino a un buon punto del romanzo, poi cala un po’ ma rimane comunque nel lettore la curiosità di proseguire fino alla fine per capire precisamente come si chiuderà il cerchio.