Si intitola “L’anno del sì. Non avere paura, vivi con gioia e diventa la tua persona” il nuovo libro di Shonda Rhimes, una delle donne più potenti della tv americana e una star globale nota a tutti come la creatrice di tante serie tv di successo come Grey’s Anatomy, Scandal, Le Regole Del Delitto Perfetto e Private Practice.
In “L’anno del sì. Non avere paura, vivi con gioia e diventa la tua persona”, che è arrivato in tutte le librerie del nostro paese lo scorso 25 febbraio edito da Rizzoli (prezzo di listino € 18,00 per la versione cartacea e disponibile anche in eBook a € 9,99), Shonda Rhimes ci racconta i retroscena del suo lavoro e dei personaggi nati dalla sua immaginazione ma anche cosa può succedere se, senza alcun timore, diamo a noi stessi la possibilità di essere felici.
Perché, in effetti, benché fosse una donna di successo apprezzata dal mondo intero, Shonda era infelice e l’idea del libro è partita da una “accusa” lanciatale dalla sorella Delorse – “non dici mai di sì a niente” – che ha pesato come un macigno perché vera.
“Mi comportavo come una brava bambina. – ha dichiarato Shonda Rhimes – “Facevo quello che gli altri volevano che io facessi. E alla fine di ogni giornata, come premio, mi versavo un bicchiere di vino rosso. Non avevo idea del perché ero infelice, nessun episodio o ragione specifici contro cui puntare il dito. Sapevo solo che era vero. Ero spaventata, piccola e taciturna”.
Ed ha aggiunto: “La vita dei miei personaggi è diventata pazzesca. La gente di tutto il mondo conosce Meredith e Olivia. Come fosse una legge del contrappasso però, la mia vita si è svuotata di colore e di eccitazione. Perché? Ho messo giù il bicchiere di vino e mi sono sdraiata sul divano. E ho davvero pensato a queste parole: Non si può mai dire sì a qualsiasi cosa. Forse era il momento di iniziare a farlo”.
Ed è quello che lei ha fatto durante un intero anno. Shonda ha detto sempre sì, a tutto, soprattutto alle cose che le facevano più paura. Una sorta di esperimento che è anche una scommessa da vincere con se stessa, visto che per un anno dovrà affrontare tutto quello che le faceva paura e vincere la pigrizia. Perché dire no è come perdere se stessi, come afferma lei stessa: “Perdere se stessi non è una cosa che succede tutto d’un tratto. Perdere se stessi è una cosa che succede un no alla volta”.