“La stampella di Cenerentola” e i percorsi di sopravvivenza di Noria Nalli

Ne "La Stampella di Cenerentola", l’autrice Noria Nalli racconta il modo in cui affronta la sclerosi multipla, ed elabora percorsi di sopravvivenza affinchè disabili e anziani possano muoversi in città

“La stampella di Cenerentola” e i percorsi di sopravvivenza di Noria Nalli

La Stampella di Cenerentola è l’ultima opera letteraria di Noria Nalli, giornalista e scrittrice, che scrive sulla sua malattia, la sclerosi multipla, con estrema leggerezza e poesia.

Edito da Omega Edizioni, il suo lavoro presenta varie storie di persone disabili o in difficoltĂ , che Noria ha conosciuto in ospedale, in clinica, al bar. Riflessioni sulla cittĂ , a volte poco clemente verso la disabilitĂ , storie di tenacia, la voglia di vivere che hanno le persone affette da disabilitĂ : tutti questi elementi compongono le pagine de La stampella di Cenerentola.

E’ possibile una vita normale anche per i disabili? Assolutamente si. Chiaramente vivono una vita difficile, ma bella allo stesso tempo. Bisogna saper apprezzare ogni momento, ogni attimo, perché la vita è un dono, e non va sprecata.

Nel libro viene raccontata anche la storia di Noria, e della sclerosi. Positività ed ottimismo, mai commiserazione, nelle parole dell’autrice. Il testo viene arricchito anche dai suoi straordinari disegni, proprio per evitare di appesantire la lettura di un argomento serio come questo.

Vengono elaborati dei “percorsi di sopravvivenza” che mirano a consentire l’accesso a tutti gli spazi e servizi della città a chi è in difficoltà motorie, come i disabili e gli anziani. Luoghi dove trascorrere degli attimi di svago, momenti piacevoli fuori casa: al bar per un caffè, nei negozi del vicinato… insomma la possibilità di passeggiare e magari di incontrare delle persone che come lei, vivono la disabilità.

“La mia dimensione è quella della lentezza. Uscendo col deambulatore incontro molte persone che hanno le mie stesse problematiche, la mia stessa dimensione lenta. Possono essere anche anziani, possono essere altri disabili, persone con disturbi mentali a volte, e il rapporto con loro per me è sempre stato molto piacevole e poetico” afferma la scrittrice ai microfoni di Rete7, e continua “C’era una comunanza che ci avvicinava”.

Tutti questi argomenti vengono affrontati con estrema leggerezza, con un approccio sognante, fiabesco.

“I miei percorsi hanno avuto, su di me, quasi un potere magico. Sono loro la misteriosa stampella di Cenerentola di cui parla il titolo. Sono sincera, mi piacerebbe molto che questo libro avesse un influsso fatato anche su chi lo legge”.

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