Lorenzo, Ivan, Roberto e Anto decidono di trascorrere qualche settimana delle loro vacanze in Grecia. Tuttavia il viaggio presenta un secondo fine nascosto persino ai genitori: un’opportunità per cambiare vita. I ragazzi vogliono infatti entrare a far parte dell’associazione terroristica ISIS.
Tra momenti di incertezze e di euforia per la possibilità che si sta loro presentando, raggiungono la Siria, dove incontrano membri scelti dell’ISIS che li condurranno al campo di addestramento. Tuttavia Lorenzo, costretto a zoppicare a causa di un problema al piede, viene respinto dagli uomini e decide quindi di tornare in Italia.
Quando il ragazzo si ripresenta alla porta dei genitori sono ormai passati quattro mesi intensi, ricchi di indagini, e l’arrivo di Lorenzo rappresenta una speranza per rintracciare Roberto, Ivan e Anto. Inizialmente egli è chiuso in un invalicabile mutismo determinato da un giuramento di fedeltà e riservatezza compiuto insieme agli amici all’inizio della vacanza. Il silenzio sarà poi sgretolato da una notizia tanto sconvolgente quanto inaspettata…
Nel corso delle vicende entrano in gioco nuovi personaggi: poliziotti, genitori, compagni di classe e soprattutto la figura di Nadine, ex fidanzata di Anto. La ragazza, di religione musulmana, aveva creato tutti i collegamenti necessari al compimento del viaggio fra i quattro ragazzi e alcuni membri dell’ISIS. Tuttavia proprio lei decide di non partire, e ciò, a mio parere, è l’unica fonte di perplessità che non viene colmata al termine del romanzo.
Il lessico vivace, dinamico e giovanile, e le vicende costellate di flash-back, rendono la lettura scorrevole e coinvolgente, creando un romanzo adatto a persone di ogni età. Inoltre il tema del viaggio, prorompente durante tutto il racconto, cattura il lettore tenendolo incollato alle pagine fin proprio alla fine: una fine ambigua, ricca di sorprese, proprio come i quattro protagonisti. O meglio: proprio come il loro carattere determinato da un’età di passaggio che può stupire e spaventare.